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Adnkronos) – Jannik Sinner analizza la sconfitta nei quarti di finale del torneo di Montreal contro Andrey Rublev e in conferenza stampa ammette: "Sì, è stata una partita difficile.Non ho iniziato molto bene ma poi dopo il secondo set mi sono trovato in una situazione migliore.
Nel terzo è andata com’è andata ma va bene così, è una cosa che capita.Lui ha giocato meglio nei momenti importanti ed ha meritato di vincere”. “Il problema fisico? È una spiegazione molto semplice: oggi giocare due partite in un giorno è stata sicuramente dura per tutti perché non è quello a cui siamo abituati -sottolinea il 22enne altoatesino- Certo, anche lui era stanco.
Mi ha brekkato per primo ma poi la partita è cambiata.Ho avuto cinque palle-break nel primo gioco del set decisivo: non le ho sfruttate, c’era un po’ di tensione, può succedere.
Se è stato quello il punto di svolta?Non so, era tutto normale.
Ero sotto 1-0, stavo servendo ma ho giocato un pessimo turno di battuta.Sai, in quel momento, quando hai avuto alcune occasioni, non sei riuscito a sfruttarle e poi è lui a fare il break il game dopo, il livello di fiducia è cambiato di sicuro.
Lui poi ha servito molto bene per tutto il set.Può succedere.
Voglio dire, Andrey ha giocato molto bene il primo set, io sono riuscito a reagire nel secondo, ho avuto le mie possibilità nel terzo, ma alla fine lui ha giocato meglio nei momenti importanti”. "E' tutto a posto.Credo che questo tipo di cose siano un po' più mentali che fisiche.
Anche se so che il mio corpo non è così pronto come vorrei a causa delle scorse settimane, ma è uno stato anche mentale.Speriamo di tornare in forma.
Ovviamente ora fare miracoli nei prossimi cinque giorni non è possibile, quindi essere pronto per Cincinnati al 100% non penso sia ipotizzabile, ma penso di essere in grado di farlo per lo US Open, che è anche l'evento principale dello swing nordamericano, l’ultimo Slam dell’anno.Quindi ci sto puntando”, conclude Sinner. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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