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Castellammare di Stabia

Rebuild in tour a Bologna traccia la nuova visione per il settore edilizio

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Adnkronos) – La sostenibilità non è un vincolo, ma una straordinaria opportunità per il settore edilizio. È questa la principale evidenza emersa dalla tappa bolognese di REbuild in Tour, che ha confermato l'impegno di imprese, operatori e mercato verso gli obiettivi di decarbonizzazione, nonostante le recenti resistenze politiche.  L'evento, dal titolo "Sostenibilità come opportunità economiche: una nuova visione per il settore edilizio", ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, tra cui Francesco Conserva e Marco Capelli di Open Project, Laura Risatti di REbuild, Francesco Gasperi di Habitech, Ezio Micelli dell’Università Iuav di Venezia e Marco Leone, Mrics, Nomisma e Revalo. "Quest'anno – spiega Laura Risatti, Project Leader dell’evento organizzato da Riva del Garda Fierecongressi – vogliamo focalizzarci sul tema delle connessioni.C'è la necessità di unire il sistema economico sui temi della sostenibilità e degli Esg.

Vogliamo contribuire all'unione delle diverse intelligenze che animano il nostro settore e sviluppare legami ancora più stretti in tutta la filiera". Punti chiave emersi durante l'evento: il mercato richiede sostenibilità: famiglie e investitori istituzionali premiano gli immobili ad alte prestazioni energetiche e a basso impatto sociale.Esg come driver di innovazione: i criteri Esg stimolano la creatività di imprese e architetti, favorendo l’adozione di nuove tecnologie costruttive e modelli circolari.

Decarbonizzazione, un concetto da approfondire: rigenerazione, riqualificazione e ristrutturazione non sono sinonimi; è necessario un cambio di prospettiva culturale e normativa.REbuild, un manifesto per il futuro: l'obiettivo è elaborare un documento da presentare ai decisori politici, promuovendo un approccio integrato alla sostenibilità.

Connessioni e sinergie: REbuild si impegna a creare un ecosistema collaborativo tra tutti gli attori della filiera.Il valore della sostenibilità: gli immobili sostenibili acquisiscono un valore aggiunto, sia in termini economici che sociali.

Oltre l’energia, l’impatto sociale: la sostenibilità non si limita all’efficienza energetica, ma abbraccia la qualità sociale e la fiducia nel contesto. L’incontro ha affrontato il tema della transizione, dissipando ogni dubbio sulle reali intenzioni del settore.Simbolica, in questo senso, la scelta di ospitare l’evento nella sede di Open Project, studio di architettura che ha abbracciato la sostenibilità come valore fondante di ogni suo progetto.

L’adesione ai criteri Esg è spesso vista come un vincolo, un limite alla libertà d’azione delle imprese e alla creatività degli architetti.Tuttavia, le nuove tecnologie costruttive, orientate a modelli circolari e alla decarbonizzazione con un focus su offsite e retrofit, non rappresentano una barriera, bensì uno stimolo per l’innovazione.

Ne sono convinti Francesco Conserva e Marco Capelli, rispettivamente Vice President e Senior Façade Engineer di Open Project, che hanno evidenziato come i termini rigenerazione, riqualificazione e ristrutturazione vengano spesso considerati impropriamente sinonimi, rivelando un problema culturale ancora radicato, aggravato da complessità normative e burocratiche tipicamente italiane. Proprio per questo, REbuild continua il suo lavoro di promozione e confronto su queste tematiche, con l'obiettivo di elaborare, al termine dell’evento di Riva del Garda, un manifesto da presentare ai decisori politici.La tappa di Bologna è stata anche l’occasione per celebrare l’apertura della nuova sede di Habitech Distretto Tecnologico Trentino nel capoluogo emiliano.

L'azienda ha sempre posto la decarbonizzazione al centro della sua attività di certificazione e il suo Direttore Generale, Francesco Gasperi, ha ribadito che in futuro la norma sarà la sostenibilità: chi non si adeguerà vedrà un reale deprezzamento delle proprietà. A rafforzare questo concetto, Ezio Micelli, Presidente del Comitato Scientifico di REbuild e Professore ordinario all’Università Iuav di Venezia, ha sottolineato: "Il rapporto tra valore e sostenibilità attualmente non è scontato e neppure automatico.Il settore sta vivendo un momento di disorientamento, complice la resistenza di una fazione conservatrice che si oppone ai criteri Esg.

Tuttavia, la mappa della decarbonizzazione mostra chiaramente che gran parte delle emissioni proviene dal settore delle costruzioni.Contro queste prese di posizione parla il mercato, che riconosce il valore di un patrimonio efficiente.

Un valore compreso anche dalle famiglie.Sempre più chiaro è che la sostenibilità non riguarda solo il fronte energetico, ma anche quello sociale: la qualità sociale cresce con l’aumento della sostenibilità". Un concetto ribadito anche da Marco Leone, Mrics, Senior Advisor di Nomisma e Revalo, che ha evidenziato come il crescente negazionismo nei confronti dei criteri Esg sia destinato al fallimento.

Gli investitori istituzionali richiedono ormai le due diligence Esg, e il focus non è più solo sulla sostenibilità energetica, considerata ormai un requisito di base, ma anche sull’impatto sociale.Gli immobili non vengono più valutati solo per le loro caratteristiche tecniche, ma anche per la loro capacità di generare fiducia nel contesto in cui si inseriscono.

Un aspetto particolarmente interessante è l’evoluzione stessa dei criteri Esg, che si stanno affinando per analizzare le prestazioni di un immobile lungo tutto il suo ciclo di vita.Un cambiamento di prospettiva che conferma come la sostenibilità non sia un vincolo, ma un'opportunità straordinaria per creare valore nel settore edilizio.

La tappa bolognese di REbuild in Tour ha fornito un’anteprima dei temi che saranno al centro dell’edizione 2025 di REbuild, in programma a Riva del Garda il 6 e 7 maggio. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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