(Adnkronos) – Il cardinale americano Robert Francis Prevost è il 267esimo Papa.Si chiamerà Leone XIV.
Ad annunciarlo dalla Loggia delle benedizioni, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti.Prevost si è affacciato dalla loggia e ha salutato la folla in Piazza San Pietro. Vestito con la stessa stola di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, il Pontefice è rimasto in un silenzio commosso per circa tre minuti, salutando la folla che lo acclamava. "La pace sia con tutti voi fratelli e sorelle carissimi.
Questo è il primo saluto del Cristo Risorto e anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli.Dio ci ama tutti incondizionatamente.
Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole di Papa Francesco, che benediva Roma e il mondo intero quella mattina di Pasqua.Consentitemi di dar seguito a quella benedizione: Dio ci ama tutti e il male non prevarrà.
Senza paura, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti.Aiutateci voi a costruire ponti con il mondo.
Grazie a Papa Francesco".Queste le prime parole di Papa Leone XIV.
Boato in piazza quando il Santo Padre ha citato e ringraziato il predecessore.Al suo ricordo, la gente ha risposto con urla e applausi. "Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere il successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari, ha sottolineato. "Sono un figlio di Sant’Agostino – agostiniano – che ha detto: ‘Con voi sono cristiano e per voi vescovo’.
In questo senso possiamo tutti camminare insieme, verso quella patria che Dio ci ha preparato", ha aggiunto ancora. "Alla Chiesa di Roma un saluto speciale: dobbiamo cercare insieme di essere una chiesa missionaria, che costruisce ponti e dialogo, sempre aperta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, del nostro dialogo, del nostro amore: una chiesa che cammina, che cerca sempre la pace, la carità e che cerca di essere sempre vicina a coloro che soffrono.Vogliamo essere una chiesa che cerca sempre la pace", ha osservato.
Leone XIV ha parlato di "una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante" che "proviene da Dio.Dio che ci ama tutti incondizionatamente", ha sottolineato. "Dio ci vuole bene, vi ama tutti, il male non prevarrà”, ha detto ancora, continuando: "Andiamo avanti senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra noi.
Siamo discepoli di Cristo, che ci precede, il mondo ha bisogno della sua luce, ci aiuti a costruire ponti con dialogo e l’incontro, unendoci per essere un popolo sempre in pace". ''Se mi permettete – ha aggiunto – voglio rivolgere un saluto a tutti e in modo particolare alla mia amata diocesi di Ciclaio in Peru, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo e ha condiviso la sua fede e ha dato tanto per continuare a essere chiesa fedele a Gesù Cristo'', ha detto dedicando un omaggio in spagnolo alla diocesi del Perù dove è stato missionario per oltre un decennio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)





