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Adnkronos) – “La posa del primo cassone della nuova diga rappresenta oggi il culmine di un anno di lavoro intenso da parte di un consorzio di aziende leader nel settore delle infrastrutture che hanno unito le loro competenze e risorse per affrontare la complessità di un progetto per molti versi unico e per portare avanti i lavori in trasparenza e nel rispetto dei tempi”.Lo ha dichiarato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, in occasione della posa del primo cassone della nuova diga foranea di Genova. “La nuova diga foranea di Genova è un progetto per il Paese, e veste la bandiera tricolore perché rappresenta una infrastruttura strategica voluta dai governi di diverso colore che si sono succeduti nel corso degli anni.
Per garantire un futuro al nostro Paese, abbiamo il dovere di progettare oggi l’Italia dei prossimi 30 anni come parte di un sistema che si chiama Europa – ha proseguito Salini –.Dobbiamo affrontare la competizione di paesi nel mondo che stanno correndo a velocità per noi impensabili, a livello economico, oltre che per dotazione di infrastrutture e di competenze.
La diga è un’opera fondamentale in quest’ottica, perché permette all’Italia di acquisire competitività a livello globale, intercettando gli scambi provenienti da Est e in transito nel Mediterraneo, inserendosi nella Rete TEN-T, anche attraverso il Terzo Valico dei Giovi”. “La diga rappresenta una sfida molto impegnativa a livello tecnico.Operiamo in un cantiere in mezzo al mare, fino a 800 metri dalla costa, lavorando anche con condizioni metereologiche non sempre favorevoli, solo con tecnici altamente specializzati, imbarcazioni, apparecchiature sofisticate.
Il consorzio PerGenova Breakwater ha adottato soluzioni innovative per accelerare i tempi di realizzazione.Il metodo ‘fast track’ ha permesso di lavorare in modo parallelo su diverse fasi del progetto, riducendo i tempi complessivi.
La progettazione esecutiva è stata completata in soli 5 mesi, grazie al lavoro serrato di un team di esperti che ha affrontato sfide geologiche e geotecniche complesse”, ha concluso Salini. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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