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Futuramente, largo alle donne con la ‘Fisica che ci piace’

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Adnkronos) – Al via agli Ibm studios di Milano Futuramente, l’evento di Giffoni innovation hub e co-organizzato da Civicamente.Mattinata ricca di interventi per i primi 500 studenti delle scuole superiori che dopo aver ascoltato le tante opportunità offerte dal mondo di Oracle e della Oracle Accademy e l’intervento di Medtronic, hanno avuto modo di interagire con ‘La fisica che ci piace’ il progetto di divulgazione scientifica nato dal professore di fisica Vincenzo Schiettini.

E proprio il professore, durante i suoi interventi, si è concentrato sulle grandi opportunità che il futuro riserva alle nuove generazioni e alle ragazze che superando i preconcetti sceglieranno di mettersi in gioco e studiare le materie Stem “La scienza – ha spiegato Schiettini – ha tra le altre cose il potere di farci capire che non c’è differenze di sesso che possa incidere sulla possibilità di sviluppare le stesse competenze in fatto di materie scientifiche Mi auguro che siate voi donne a portare in alto questo mondo e che scegliate di dedicarvi allo studio delle materie Stem”.E tempistica ha voluto che sul palco di FuturaMente subito dopo La fisica che ci piace, salisse Floriana Ferrara Csr country manager & master inventor Ibm, già membro del team per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, con una storia personale che può essere da esempio ai giovanissimi che partono con qualche ostacolo in più da superare per potersi affermare.  “Da piccola – ha raccontato – hanno bruciato i miei sogni quando a sette anni mi hanno bocciata dicendo che ero poco intelligente Poi ho avuto la fortuna di incontrare un insegnante che ha capito che il problema non era l’intelligenza, ma che ero dislessica.

Mi ha insegnato come imparare e dopo il diploma quando ho detto a mia madre che volevo fare ingegneria sono riuscita a convincerla che era giusto darmi se non una possibilità, almeno il beneficio del dubbio.Ce l’ho fatta, ho studiato e lavorato e mi sono laureata e oggi ho all’attivo 21 brevetti che supportano la maggior parte delle applicazioni che i ragazzi usano di più”.

Un discorso che sicuramente servirà agli studenti a decidere di seguire le proprie attitudini indipendentemente dalle difficoltà che caratterizzeranno il loro percorso perché ‘volere è potere’. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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