13.5 C
Castellammare di Stabia

Ex calciatore Ambrosini: “Mio figlio con diabete 1, diagnosi è stata uno shock”

LEGGI ANCHE

(

Adnkronos) – "Mio figlio ha il diabete di tipo 1.La diagnosi, quando aveva solo 2 anni e mezzo, per noi genitori è stata uno shock.

Mia moglie per giorni rifiutava la sentenza di una malattia inguaribile, poi insieme l'abbiamo accettata.Ma non è stato un percorso facile né banale.

All'inizio ci siamo sentiti soli, io stesso ho avuto un crollo".Così Massimo Ambrosini, ex calciatore del Milan con il quale ha collezionato 489 presenze e 12 trofei, racconta la patologia del terzo figlio che oggi ha 4 anni e mezzo, in occasione della presentazione – oggi a Roma – della campagna ' Un passo avanti' per la sensibilizzazione sul diabete autoimmune di tipo 1 e la diagnosi precoce.

Un'iniziativa promossa da Sanofi per accendere i riflettori su una patologia complessa e sull'importanza di riconoscerne precocemente segni e sintomi, anticiparne la diagnosi e evitarne complicazioni.  "Ho passato in ospedale un periodo in cui avvertivo un forte senso di solitudine e di oppressione perché la malattia purtroppo ti catapulta in un secondo in una realtà che non pensavi potesse essere – ricorda l'ex numero 23 rossonero – Con il tempo io e mia moglie abbiamo appreso più conoscenze possibili per quello che riguarda la malattia e ci siamo dedicati a curare, a gestire la salute di nostro figlio.Abbiamo sentito il peso di una responsabilità enorme dal momento della diagnosi".

Poi la condivisione della stessa esperienza con altri genitori nella stessa condizione e con le associazioni dei pazienti. "Quello che salva un genitore dal punto di vista psicologico – testimonia Ambrosini – è la condivisione.Il fatto di sentire e parlare con persone che prima di te lo hanno passato, capire e condividere come loro ci sono riusciti e sentire dalla loro voce che si può fare, è una modalità che ti tira su dall'abisso dove sprofondi nel momento in cui entri all'ospedale".

Il ruolo delle associazioni dei pazienti "è stato fondamentale.Oltre a sostenere la mia famiglia, hanno fatto una cosa fondamentale che è quella di informare.

La conoscenza è fondamentale e le associazioni ti danno la possibilità di avere più informazioni possibile per poter andare avanti e affrontare un lungo cammino", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Juve Stabia: un salto nel futuro. L’ingresso della Brera Holding trasforma le Vespe in un club internazionale

Una partnership che fa rumore oltre i confini regionali, con l'occhio puntato sulla crescita e sul calciomercato
Pubblicita

Ti potrebbe interessare