Incontro tra il ministro Lamorgese e quello della Giustizia francese

Roma, il ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, accompagnato da Lamorgese e Cartabia visita alcuni beni confiscati.

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Roma, il ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, accompagnato da Lamorgese e Cartabia visita alcuni beni confiscati. Lamorgese: un riconoscimento all’efficacia del nostro sistema di aggressione ai patrimoni illeciti. VIDEO

Incontro tra il ministro Lamorgese e quello della Giustizia francese

Si è tenuta oggi a Roma la visita del ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, che accompagnato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, dal ministro della Giustizia Marta Cartabia, e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha visitato in via Roccabernarda due immobili confiscati al clan dei Casamonica e un parco sorto dopo la demolizione di una terza abitazione confiscata allo stesso clan.

«La visita del ministro francese della Giustizia, Éric Dupond-Moretti, ad alcuni immobili confiscati alla criminalità organizzata, già destinati alla Regione Lazio per finalità sociali», – dichiara il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – «è un importante riconoscimento all’efficacia del nostro sistema di aggressione ai patrimoni illeciti, che assegna un ruolo centrale alla società civile e concepisce il riutilizzo sociale dei beni sottratti al circuito illegale come una forma di risarcimento per le comunità più colpite dai fenomeni mafiosi».

«Non è un caso» – sottolinea la titolare del Viminale – «che il nostro modello riscuota interesse e consenso in ambito europeo e internazionale».  

«Anche le Nazioni Unite» – prosegue il ministro – «hanno recentemente indicato quello italiano come un sistema a cui fare riferimento. Riappropriarsi delle ricchezze illecitamente accumulate significa, innanzitutto, dare un segnale credibile di presenza attiva delle istituzioni sui territori».

«In tale quadro, un ruolo essenziale» – conclude Lamorgese – «è svolto dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, vigilata dal ministero dell’Interno, che, in rete con gli enti territoriali e le prefetture, assicura la gestione e la rifunzionalizzazione sociale dei beni sottratti alle consorterie criminali».

Ministero degli interni / Incontro tra il ministro Lamorgese e quello della Giustizia francese / Cristina Adriana Botis / Redazione

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