Stop ai pattugliamenti neofascisti: il caso giunge al governo

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Stop ai pattugliamenti neofascisti: il caso giunge al governo

Le Ronde di squadristi sulla spiaggia di Rimini, l’iniziativa fieramente rivendicata da Forza Nuova Romagna, giunge al tavolo del governo. Una questione sulla quale interrogarsi e porre rimedio.

“Iniziative come quella avvenuta sulla spiaggia di Rimini che hanno il solo effetto di creare un clima di paura e di scontro cavalcando falsi allarmismi, non devono più avvenire”. Dice alla Repubblica Nicola Fratoianni di Liberi e uguali.

Secondo il politico si tratta di un’emergenza perchè “il fenomeno sembra moltiplicarsi”.

“Ai primi di luglio militanti di Forza Nuova e Onr, movimento di estrema destra polacco – si legge nella richiesta d’intervento spedita all’esecutivo – hanno pattugliato le spiagge di Rimini in un’operazione definita ‘per la sicurezza’ e ‘conclusa con successo’ secondo gli stessi esponenti di Forza Nuova che hanno rivendicato il merito di aver fatto sentire qualcuno ‘più sicuro e per un attimo padrone a casa propria’. Gruppi fascisti e neonazisti non possono in alcun modo avere la libertà di affermare di ‘sostituirsi’ allo Stato nel presidiare i territori, organizzando delle vere e proprie ‘ronde nere’ per dar sfogo ai loro sentimenti xenofobi e antidemocratici”.

Da qui la richiesta di Fratoianni: “Vogliamo sapere quali iniziative intenda assumere il governo, anche attraverso le prefetture, per monitorare, impedire e prevenire lo svolgimento di ogni manifestazione, lesiva del carattere democratico della Repubblica italiana, promossa da soggetti che non garantiscano di rispettare i valori della costituzione, professando o praticando comportamenti dai contenuti fascisti e discriminatori di ogni genere”.

Quello di Rimini non è un caso isolato, ma anche molti esponenti di Casa-Pound, Forza Nuova, Lealtà e Azione si organizzano in veri e propri pattugliamenti con tanto di divisa. Come nel caso di Brescia, dove indossavano maglie con scritto su: “Trincea Urbana”. Lo scopo sarebbe quello di tenere sotto controllo i quartieri delle periferie, definiti della “vergogna”-

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