ESCLUSIVA – Capuano: “La Reggiana ha buone individualità”

L’intervento dell’ex allenatore della Juve Stabia, Eziolino Capuano al Pungiglione Stabiese Nel corso della puntata...

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L’intervento dell’ex allenatore della Juve Stabia, Eziolino Capuano al Pungiglione Stabiese

Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese 2,0”, ci siamo collegati telefonicamente con Eziolino Capuano ex allenatore della Juve Stabia e attuale allenatore del Modena con il quale abbiamo commentato questi spareggi play off e il prossimo avversario delle Vespe.

Mister buonasera, le chiediamo subito un suo pensiero su questa Juve Stabia. Ci sono possibilità di andare avanti in questi play-off:
Ho visto la Juve Stabia dal vivo prima che andassi a Modena contro il Cosenza. Era una squadra che giocava un ottimo calcio e probabilmente l’unico neo era che giocava con una difesa molto alta, a ridosso della linea del centrocampo. Posso dire che sia come qualità di gioco e sia nell’interpretazione delle varie dinamiche, era una squadra che piaceva molto. Una squadra che per lunghi tratti del campionato si era posizionata al vertice del campionato, quindi una squadra costruita bene, anche forte individualmente e voglio ricordare che tra le proprie file annovera calciatori di importanza notevole per questa categoria. Purtroppo non ha retto, e per la schiettezza che mi contraddistingue, onestamente l’organico del Lecce e del Foggia era superiore, cosa che dissi già in Rai quando fui intervistato in occasione di una partita disputata in un posticipo del lunedì. Una squadra che in quel periodo ha espresso il più bel gioco. Ho visto in TV la partita contro il Catania di domenica, e come voi mi potete confermare, le partite di play-off non sono molto belle sotto il profilo dell’estetica, soprattutto quando hai a disposizione due risultati su tre, inverosibilmente giochi sempre condizionato, è stata quindi una partita che lascia il tempo che trova. Questa è la mia disamina e vi dico che la Juve Stabia ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo, quando meno per provare ad arrivare fino a Firenze. Poi é normale che ne salirà soltanto una, e a quel punto diventa un terno al lotto.
Mister vogliamo farle i complimenti per il suo “miracolo” con il Modena, allenando una squadra non di livello, è stato bravo a centrare la salvezza:
Ci tengo a dire che a Modena non è stato compiuto un miracolo nel centrare l’obiettivo salvezza. Quando sono arrivato la squadra era ultima in classifica e prima della partita di Gubbio, in cui ho fatto giocare molti ragazzi, eravamo la migliore difesa d’Italia e addirittura avevamo subito meno gol della Juventus. Solo tre squadre: Pordenone Parma e Venezia hanno fatto meglio di noi. Voglio dire che abbiamo fatto numeri impressionanti e tutto questo è normale che mi inorgoglisce, insieme a tutto lo staff e ai ragazzi che ho avuto il piacere di guidare.
Qui a Castellammare lei è ricordato davvero con immenso piacere:
Ancora oggi sono legato molto alla Juve Stabia, quindi voglio dire che  probabilmente sabato sera ci sarò anche io in quel di Reggio, perché poi domenica andrò a vedere la partita Piacenza-Parma. Di Castellammare conservo un grandissimo ricordo. Ricordo con piacere la partita vinta contro l’Avellino quando si vinse per 1-0 con un gol segnato da Femiano. Uno dei ricordi più belli della mia vita è stata la partita pareggiata 1-1 a Terni, dove l’uomo è andato al di là del calcio, con un gol di Baclet al 93esimo. Gara che anche voi ricordate meglio di me soprattutto per quello che c’era dietro, quindi stendiamo un velo pietoso. Tanti ricordi belli di Castellammare di Stabia e ogni qualvolta vengo in città so che sono ancora amato dalla gente e questo affetto mi fa molto piacere. Sono stati anni vissuti con grande applicazione, abnegazione, con grande sofferenza e soprattutto con tantissime soddisfazione. Castellammare difficilmente andrà nel dimenticatoio anche quando deciderò di smetterla con questo mestiere.
Mister visto che la Juve Stabia dovrà incontrare proprio la Reggiana, lei a febbraio l’ha affrontata con il suo Modena in occasione di quella partita persa per 1-0 con gol di Carlini. Cosa ci vuole dire di questa Reggiana?
Incontrammo la Reggiana nel miglior momento, dopo il cambio dell’allenatore, avevano mandato  via Colucci ed era la seconda partita di Menichini. Perdemmo in maniera immeritata, con grande onestà ci fu un eurogol di Carlini, mezza rovesciata al volo veramente un gesto balistico bellissimo. Però mi ricordo che facemmo una grandissima partita e non ci venne concesso un rigore al 92′. Con l’onestà che mi contraddistingue l’ho vista anche altre volte e non mi ha fatto la stessa impressione. É una squadra in difficoltà, però attenzione perché annovera calciatori validissimi come Marchi, Cesarini, Carlini, Guidone in avanti, una squadra di grandissimo spessore. Ultimamente non ha fatto benissimo e penso che voi lo sappiate. Infatti in quest’ultimo periodo la Reggiana non è stata la squadra brillante che abbiamo visto nella parte centrale del campionato, e da marzo in poi la squadra non é andata tanto bene, ha perso tante partite soprattutto in trasferta e anche in casa. Ripeto, in queste partite dei play-off vince chi sta meglio fisicamente, chi corre di più, chi riesce a gestire la tensione meglio dell’altra. Sono partite particolari e penso che la Juve Stabia abbia un allenatore molto esperto, molto bravo, ha una squadra importante, sarà una partita aperta perché poi c’è anche il doppio incontro. Sono due squadre importanti.
Perché Ezio Capuano nonostante sia un allenatore di livello, non allena in categorie superiori?
Perché sono un tecnico felice e orgoglioso di rappresentare il popolo, per quella gente che vive per il risultato per una settimana intera. In 30 anni di calcio non ho mai preso una squalifica, solo ultimamente perché è stato detto che volevo comprare il Potenza. Sono fatto così, vivo di calcio, vivo di sentimenti non sono uno Yessment. Sono uno con pregi e difetti come tutti gli essere umani, e ho un grande pregio, ovvero vivo il calcio come in pochi, non sopporto una sconfitta, sono felice quando vinco perché il popolo è felice. Spero di essere stato esaustivo in questa risposta.
Mister ci consente una battuta. Per vincere questi play-off servono realmente 11 scrofe assatanate?
Sì certo. Per scrofe assatanate intendo il tipo di calciatore che va in campo e non rinuncia a un contrasto, a una una seconda palla e che detta il gioco. Mi piace ricordare anche un’altra frase, ovvero che vincere è un desiderio di tutti ma il saper preparare la vittoria è un privilegio per pochi. Vi dico che per avere delle scrofe assatanate devi allenare da maiale porco perché poi se vuoi essere scrofa assatanata la domenica non ci riesci mai.
Abbiamo postato una foto che la ritrae con la felpa della Juve Stabia con lei urlava ai suoi calciatori. Questo é Eziolino Capuano che noi ricordiamo:
Si, ricordo questa foto. Sono questo e questo sarò fin quando farò questo mestiere. Nel momento in cui non prenderò più “le gocce” (che a Castellammare mi dava il grande zio Vincenzo al quale gli mando un abbraccio notevolissimo n.d.a.) , per spronare un mio calciatore, vorrà dire che la fase adrenalinica sta andando scemando e di conseguenza non farò più questo mestiere.
Mister noi la ricordiamo anche quando fu espulso contro il Taranto e scavalcò la ringhiera per non  perdere tempo. Ci soffermiamo in particolare anche su un altro aneddoto, dopo la vittoria con l’Avellino con i festeggiamenti con i tifosi. Noi di Vivicentro abbiamo fotografi un po’ in tutta Italia e un nostro fotografo presente in occasione di una partita del suo Modena, ci ha raccontato che ha visto in lei un mister stile anni ’60, come davvero andrebbe fatto, che trasmette emozioni e indicazioni alla squadra e di conseguenza la squadra lo segue come se fosse un direttore d’orchestra:
Nel mio credo, un allenatore deve essere seguito dalla sua squadra, altrimenti passa per il direttore d’orchestra che dà uno spartito ma ognuno suona per cavoli propri e a quel punto è giusto andare via. L’allenatore va visto come un totem, deve avere qualità soprattutto di trasporto emotivo, allora puoi ottenere dei risultati importanti. Se lo ritieni soltanto bravo, i risultati non li ottieni. L’ allenatore deve essere trascinante, come un capo tribù, come qualsiasi essere umano a capo di una ciurma. Penso che a volte ci riesco e a volte meno, é il mio modo di essere.
Mister dall’alto della sua esperienza in Lega Pro, quale squadra ritiene che possa vincere questi play-off?
Sarebbe molto facile dire Parma, Lecce, Matera o Alessandria. A mio avviso queste sono le squadre che avranno più difficoltà. L’Alessandria ha gettato alle ortiche un campionato,  il Lecce pensa di essere la più forte, idem il Parma malauguratamente non dovesse salire in B. Dire queste quattro squadre diventa molto facile, se proprio dovessi dire un nome, dico di aver paura del Matera. Il Matera la reputo una squadra tosta, di categoria, allenata da un’ allenatore che conosce molto bene la categoria, molto pragmatico e furbo.
Quindi una finale Matera Juve Stabia?
Mi auguro che la Juve Stabia vada in B senza ombra di dubbio, poi con chi dovesse affrontare come finalista penso che non si debbano creare problemi.
Un calciatore della Juve Stabia che potrebbe essere determinati in questi play-off. Chi potrebbe essere?
Non ho mai fatto nomi perché ritengo che poi possa essere ingeneroso nei riguardi degli altri. In questa Juve Stabia ci sono calciatori importanti che anche a gennaio avrei voluto portare a Modena.
In chiusura un suo messaggio alla piazza di Castellammare:
La città deve seguire la squadra, visto che può arrivare fino in fondo e mi auguro dal profondo del cuore e senza nessuna frase di circostanza, che la Juve Stabia nell’immediato futuro possa ritornare in serie B.
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