Il match tra Juve Stabia e Vibonese è nel segno di Spider Ripa, autore di una tripletta magica. Le Vespe riprendono subito la marcia dopo il mezzo passo falso di Fondi
PODIO
Medaglia d’oro: meravigliosamente a Spider Ripa. La gara con la Vibonese segna la rinascita dell’attaccante della Juve Stabia, che torna a far esplodere il Menti dopo oltre un anno. Che Ripa fosse pronto a tornare a fare quello che meglio gli riesce, era stato chiaro già la scorsa settimana, con il suo ingresso decisivo per dare la sveglia alle Vespe in campo a Fondi. Ieri Ripa ha spazzato via un anno di sofferenza e dubbi, regalando tre punti pesanti alla sua squadra. Tre punti come tre gol: tre gol alla Ripa, alla Spider Ripa. I primi due da attaccante vero, da leone d’aria di rigore che si avventa su ogni pallone che passa dalle sue parti. Dopo le reti Spider torna a ruggire insieme ai tifosi, con i quali vi è una totale simbiosi. La terza rete, omaggio un po’ forzato di Kanoute, serve a portare a casa il pallone con le firme di tutta la squadra. E tra un gol e l’altro Spider si toglie lo sfizio di negare la rete del pareggio alla Vibonese con un prodigioso salvataggio sulla linea di porta. Cosa chiedere di meglio?
Medaglia d’argento: all’abbraccio tra Fontana e Kanoute. L’esterno ghanese voleva calciare il rigore che lui stesso aveva guadagnato con una delle sue serpentine. Sul più bello è però arrivato l’ordine dalla panchina di lasciare il tiro dal dischetto a Ripa. Malumore per Kanoute, che dopo la rete di Ripa, viene chiamato da Fontana. La scena è di quelle che stringono il cuore: tra allenatore e calciatore nasce un abbraccio vero, sincero e grato, con i tifosi che applaudono la scena. L’abbraccio gialloblú racconta benissimo lo spogliatoio della Juve Stabia: unione di intenti, voglia di vincere, rispetto reciproco e priorità della squadra sul singolo. Una scena, quella tra Fontana e Kanoute, bella quanto l’acrobazia di Lisi della scorsa settimana.
Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mastalli, sempre più convincente a centrocampo. Il classe 96 cresciuto nelle giovanili del Milan è ormai diventato un punto fermo di Gaetano Fontana, che non ha esitato un attimo a riproporlo in campo. Nemmeno il ritorno in campo di Capodaglio ha intaccato il posto da titolare di Mastalli, che da promessa di prospettiva sta diventando una solida certezza. Piedi buoni, ottimi, maturità e consapevolezza di quando poter tentare la giocata e quando invece affidarsi alla semplicità. Centrocampista ormai affidabile e continuo.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: al nervosismo di Daniele Liotti. Troppi nervi in campo per il terzino sinistro, più impegnato a polemizzare con gli avversari che a duettare con i compagni. Sfortunato Liotti, alla luce di una Juve Stabia più intenta a sviluppare gioco dal lato opposto, ma anche troppo nervoso.
Medaglia d’argento: a qualche svarione difensivo di troppo. Contro una squadra nettamente inferiore, le Vespe hanno rischiato di subire un pareggio che sarebbe stato assurdo. Troppe volte la difesa gialloblù si è “aperta”, lasciando spazio ai calabresi. Sugli sviluppi di un corner, poi, solo un prezioso Ripa ha evitato il peggio.
Medaglia di bronzo: a chi ha lasciato le Vespe con soli 1324 spettatori al seguito. Fontana,a proposito della scarsa affluenza di pubblico, ha precisato che è inutile parlare degli assenti. Ci adeguiamo a quanto detto dal Mister, elogiando anzi al solito la splendida Curva Sud, ma che questa squadra abbia poco più di mille persone al seguito è assurdo. E poi, come se non bastasse, c’è chi pretende di giocare ad armi pari con Lecce e Foggia, piazze che possono vantare 8000 abbonati. Stabiesi, se ci siete battete un colpo.
R
affaele Izzo