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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – De Lucia: “Innamorato della Juve Stabia, poteva essere un matrimonio non un divorzio: auguro il meglio a Manniello”

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Queste le sue parole in esclusiva

E

’ stato tanto chiacchierato nelle ultime settimane, tant’è che si è paventata la possibilità di una sua entrata in società al fianco del presidente Franco Manniello. La redazione di ViViCentro.it ha raggiunto, in esclusiva, Andrea De Lucia, imprenditore casertano:

Si è tanto parlato di lei, di un possibile incontro con il presidente Manniello…

Non confermo e non smentisco nessun tipo di incontro con il presidente Manniello. Le dico questo in quanto lo stimo troppo e lo considero un amico: lui ama la sua città e la sua squadra. Io mi sono innamorato della Juve Stabia grazie ad amici che amano il calcio e la città di Castellammare di Stabia”.

Il suo ingresso è stato legato al settore giovanile…

Ho dato un piccolo contributo al settore giovanile che è stato guidato in maniera eccelsa dall’amico intimo Alberico Turi e se Manniello dice che ci sono porte aperte a nuovi imprenditori nel club, è quasi un paradosso, in quanto chi ha intenzione di fare ciò, lo fa progettando insieme. Io amo il calcio e amo soprattutto il settore giovanile nel quale mi sono immerso nella realtà stabiese, ma sono costretto a cercare realtà diverse da Castellammare, con persone diverse e progetti seri, soprattutto per far crescere un gruppo di ragazzi pronti a tutti”.

Poteva essere creato qualcosa di importante…

Con grande rammarico devo dire che mi dispiace di non essere riuscito a mettere a disposizione le mie risorse nella Juve Stabia. Faccio tutti i miei migliori auguri a Franco Manniello, che possa portare la squadra in alto, in serie B, così come gli auguro il meglio in tutti i settori nei quali è impegnato. Ogni progetto deve essere condiviso con chi si ha difronte, ma, ripeto, lo stimo troppo per confermare di averlo incontrato o smentirlo. Il mio augurio è sincero, Castellammare merita piazze diverse rispetto a quelle che sta calpestando oggi in Lega Pro. Insieme a qualche amico della città delle acque, stimo realizzando progetti differenti a livello calciastico, con condizioni legate a progettualità diverse. Non si può accogliere nella propria casa solo comparse, ma bisognerebbe dare la possibilità di esprimersi. La mia non è una critica, ma le cose si progettano negli anni. Penso che Castellammare di Stabia sia una città matura dal punto di vista della tifoseria e, forse, avrebbe capito anche atteggiamenti diversi del club, arrivando a risultati concreti con progetti importanti. Non si può puntare una cifra considerevole alla roulette, ma anche se non ne capisco molto di calcio, credo che serva progettare. A questo punto sono costretto a dover lasciare anche il settore giovanile della Juve Stabia: è il momento di decidere cosa fare da grande e, nonostante la mia giovane età, so cosa voglio fare da grande. Opterò per un’altra soluzione: non siamo nel paese dei balocchi, lo dico con molto rammarico. Prendere una posizione netta, può portare a risentimenti dalla controparte, ma i matrimoni si fanno in due, non si può decidere da soli e alla fine deve essere divorzio. In passato c’era già stata una trattativa, ma per altri problemi, si è deciso di non continuare: rimasi colpito in positivo dal presidente, ma nella passata stagione potevano esserci presupposti differenti”.

Una soluzione è stata trovata, però, per lo stadio Romeo Menti…

“Ottimo lavoro del direttore Alberico Turi e di Giuseppe Mercatelli, altra persona che ama la città gialloblè”.

Ma un eventuale incontro non potrebbe esserci?

“Nella vita non si sa mai…”

a cura di Ciro Novellino

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