In esclusiva le dichiarazioni di Antonio Fogliamanzillo
Nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese 2,0 abbiamo ascoltato in diretta e in esclusiva l’ex tecnico delle giovanili della Juve Stabia Antonio Fogliamanzillo e attuale allenatore del Nardò.
Ciao Antonio, tu conosci bene l’ambiente gialloblù per questo ti chiediamo un parere sulla gara di domenica con cui la Juve Stabia si appresta ad inziare la prima gara dei play-off. Noi pensiamo che non bisogna fermarsi alla delusione per la mancata promozione diretta, ma bisogna calarsi in questa realtà. Secondo te ci sono possibilità affinché la Juve Stabia possa andare avanti e tentare la promozione in serie B?
Innanzitutto dobbiamo dire che la delusione per il mancato primo posto è la stessa che hanno avuto Lecce e Matera, alla fine vince una sola e le squadre sono tutte forti e attrezzate. Quindi la delusione deve lasciare il posto all’entusiasmo perché adesso inizia un nuovo campionato. É il primo anno che ci sono così tante squadre ai play-off, la Juve Stabia non è stata però neanche tanto fortunata nell’accoppiamento, perché giocherà contro una squadra molto forte.
Bisogna adesso azzerare tutto e stringersi attorno ai ragazzi che secondo me hanno le armi per poter andare abbondantemente avanti in questi play-off.
Mister, ti stai preparando a disputare i play-off con il Nardò, qual’è la situazione della tua squadra?
Ho rilevato questa squadra dopo tre gare di campionato quando aveva zero punti. Il morale era assolutamente sotto i tacchi, anche perché Nardò è una piazza che in Interregionale è tra le più pressanti e difficili. In Puglia dicono che insieme al Taranto é la piazza più difficile. Siamo riusciti a risollevarci e a fare 60 punti che sono gli stessi dello scorso anno, inizialmente sembrava un traguardo assolutamente irraggiungibile. Abbiamo battuto il record di vittorie nella storia del Nardò, vincendo 10 gare fuori casa e nel girone di ritorno abbiamo fatto 8 punti in più rispetto al girone di andata cambiando qualche elemento a dicembre che andava inevitabilmente cambiato, sono contentissimo di tutto ciò che abbiamo fatto. Adesso disputiamo questi play-off. Giochiamo a Trastevere e dobbiamo solo vincere potendo contare di un solo risultato visto che loro sono arrivati secondi e hanno mancato la vittoria del campionato davvero per un soffio. Servirà la partita perfetta, noi dal canto nostro abbiamo entusiasmo, voglia e qualità. Qui a Nardò hanno apprezzato il mio modo di fare, la mia professionalità. Ho stretto veramente un bel rapporto con la gente di Nardò con la tifoseria che è tra le più calde. Pensiamo ad affrontare questa partita, sarà sicuramente una bella vetrina perché comunque ci saranno tutti i tifosi di Roma ad assistere alla gara, anche perché domenica non giocano le squadre romane di Lega Pro. Ci vogliamo divertire e magari toglierci anche una bella soddisfazione.
Tornando a parlare del Catania, prossimo avversario delle vespe, sappiamo che hanno avuto delle difficoltà nel corso di questo campionato, ma poi si sono ripresi in queste ultime battute qualificandosi ai play-off all’ultima gara scavalcando in classifica la Fidelis Andria solo per la differenza reti. Normalmente in passato quando i play-off sì giocavano con solo due gironi, vinceva sempre chi arrivava a qualificarsi da ultima e magari anche per il rotto della cuffia, vedi la Juve Stabia di Braglia, il Savoia e altre realtà. L’attuale Catania potrebbe essere la mina vagante?
Credo che sia doveroso fare una premessa, a fine anno quando si giocano i play-off dopo tante partite disputate e con magari 20/25 gradi la differenza la fa anche l’aspetto atletico, chi ha più gamba, più corsa e fiato nei polmoni può davvero fare la differenza. Sinceramente non so il Catania da questo punto di vista come sia messo, certo dispone di buoni calciatori, però se é arrivato undicesimo evidentemente avrà avuto i suoi problemi. La Juve Stabia ha disputato un campionato nettamente superiore rispetto a quello del Catania, per cui in campo non ci va il nome, ma ci va chi effettivamente ha qualità. La Juve Stabia ha dimostrato la propria forza, disponendo di due risultati su tre per passare il turno, anche se questo vantaggio dal punto di vista tattico è inconscio e non sai neanche come bisogna preparare queste partite, ovvero se devi speculare sui due risultati su tre oppure se devi far finta che si parta da zero a zero giocando per vincere. Ripeto in campo non va il nome, ma la qualità dei calciatori, se la Juve Stabia si è qualificata davanti al Catania è perché evidentemente quest’anno ha fatto di più e quindi conta soltanto questo fattore.
Un tuo pensiero sul tecnico Pulvirenti, pensi che abbia le esperienze giuste per affrontare il catino di Castellammare?
So che è il terzo allenatore subentrato alla guida tecnica del Catania. Lui teoricamente non ha nulla da perdere, nel senso che laddove non sono riusciti i suoi due predecessori non può fare di peggio. Lui dal punto di vista emozionale è abbastanza tranquillo. Bisogna vedere se sarà all’altezza della situazione perché un conto é allenare la Primavera e un conto è allenare le prime squadre, lo posso garantire io che sono passato dalla Primavera alle prime squadre. La differenza é enorme, nelle giovanili non hai pressione, devi soltanto far crescere i ragazzi perché risultati contano poco. Allenare una prima squadra significa avere tantissime pressioni, per cui vedremo come si comporterà. Può essere un vantaggio? É difficile dirlo. Lui conosce la realtà del Catania, l’approccio e che tipo di calciatori hanno avuto i suoi predecessori. Da fuori io sinceramente non riesco a dire se sarà un vantaggio o meno. Ripeto, la Juve Stabia quest’anno ha fatto meglio del Catania, gioca in casa dispone di due risultati su tre e deve portare a casa questa qualificazione. Sarà difficile perché i calciatori del Catania sono forti, però la Juve Stabia ha le carte in regola per vincere questa gara e per arrivare fino in fondo.
Mister te la senti di fare un pronostico in merito alla partita Juve Stabia-Catania?
So soltanto che sarà una gara durissima, non credo che una delle due squadre posso avere vita facile e si deciderà secondo me negli ultimissimi minuti. Dico un pareggio.
Un tuo parere su mister Carboni e sul suo predecessore Fontana: Personalmente conosco Fontana e non Carboni perché comunque ha allenato a Nocera e diverse volte ho scambiato alcune opinioni. Si tratta di un’allenatore comunque preparato, Carboni ha allenato squadre importanti per cui sicuramente é all’altezza della situazione.
In chiusura un tuo pensiero su Ciccio Ripa che in virtù dei suoi 30 anni, segna 15 gol e resta il bomber di questa Juve Stabia:
Ripa é un grandissimo calciatore e credo che soltanto per caso non abbia militato in categorie superiori. Un calciatore da sempre straordinario, lo conosco da quando hai iniziato ed era un under in Interregionale. Stiamo parlando di un calciatore che può essere decisivo già da domenica, ne posso parlare soltanto bene, è stato sempre decisivo tutte le squadre laddove ha giocato.
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