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Renzi prende le distanza da Francia e Germania: “non posso fare una conferenza stampa con loro”

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Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si presenta da solo, senza i colleghi di Germania e Francia, alla conferenza al termine del vertice informale di Bratislava:

“Se Francia e Germania vanno d’accordo su alcune questioni sono felice per loro – dichiara. Io non sono soddisfatto sulle soluzioni di politica economica e su migranti, non posso fare una conferenza stampa con loro.se non condivido alcune cose. E’ anche un valore se su alcune cose non la pensiamo come gli altri. Non faccio una recita a copione per far credere che siamo tutti d’accordo”.

“I due punti su cui l’Italia vede una maggiore distanza fra le proprie proposte e la realta’ sono da un lato la questione migratoria e i rapporti con l’Africa, dall’altra la politica economica”, ha detto Renzi.

E’ evidente” che la politica economica Ue “non abbia funzionato”, ha sottolineato al termine del vertice, “e infatti l’Europa cresce meno degli Stati Uniti”. Renzi ha attaccato quindi il meccanismo del fiscal compact: “Secondo noi non ha futuro”.

Al vertice di Bratislava ci sono stati “alcuni passi avanti ma siamo ancora abbastanza lontani dal disegno di Europa che abbiamo in testa”, ha aggiunto il presidente del Consiglio ricordando che “la regola del surplus commerciale e’ sancita dalla Ue, non bisogna superare il 6% e invece da anni alcuni Paesi non lo rispettano. Il Paese principale tra questi e’ la Germania che ha dei numeri meravigliosi sulle esportazioni e noi siamo contenti perche’ ad esempio sulle auto tedesche ne beneficia l’indotto del Veneto”. Prosegue Renzi: “Non e’ gelosia ma il punto e’ che le regole prevedono un ritorno di investimenti in chiave interna. E sono 90 miliardi di euro in investimenti che dovrebbe fare la Germania per rispettare le regole”.

“Va bene la Guardia Costiera europea, ma non è che può portare i migranti in Sicilia. O la Ue fa gli accordi con i Paesi africani, o li facciamo da soli. Secondo noi sarebbe molto meglio se fosse l’Europa a intervenire, ma se ritiene che non è una priorità, lo faremo noi”. In ogni caso il tempo da qui a marzo “non sarà stato tempo perso: c’è un calendario importante per arrivare a Roma, e la riunione chiave sarà a Roma. Per noi bene. Il risultato di Bratislava è stata la scelta di un percorso con tempistiche chiare, con un protagonismo italiano”, ha concluso Renzi.


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