Francesco Santoro, Patron della Virtus Stabia e tifoso della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 20:30 sui canali social ViViCentro.
Le dichiarazioni di Santoro, sulla possibilità di realizzare il secondo sogno (promozione n.d.a.) anche con la Virtus Stabia rilasciate durante la trentesima puntata del nostro talk show, sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it:
Punti Chiave Articolo
“Innanzitutto, volevo salutare i tifosi della Juve Stabia e dello Stabia City, consolidata realtà stabiese, che hanno dimostrato di avere esperienza e stavano divertendo nelle zone dilettantistiche.Hanno vinto un campionato in prima categoria, come è successo a noi lo scorso anno.
La Virtus Stabia spera di fare un altro salto di categoria, non sarà semplice, perché dobbiamo disputare tre partite secche, tre sconti dirette, ad eliminazione diretta.
Incontreremo l’Atletico San Gregorio che ha fatto l’ultima partita di campionato con un allenamento della loro linea verde.Hanno preferito dare il campionato agli amici dell’Ebolitana, che meritano, ma senza troppa fatica nell’ultima gara.
Incontreranno una Virtus vogliosa di esprimere il suo gioco in campo ma anche a livello morale.
Siamo esiliati in quel di Casola, ma invito tutti gli stabiesi a venire in questa seconda casa.Speriamo di avere possibilità da parte degli Enti di poter costruire qualcosa di bello.
Basta un poco di sacrificio e voglia di fare, per realizzare i sogni.
Ancora auguri alla Juve Stabia.Hanno fatto un’impresa, un bel sogno, e speriamo di realizzarlo anche noi!”
Francesco Santoro patron della Virtus Stabia ci parla di questo suo secondo sogno:
“Sono vent’anni che non capita una cosa del genere.
Dal primo dirigente, Pasquale Ingollingo, all’ultimo dei massaggiatori meritano una vittoria così importante.Arriviamo ai playoff arrabbiata al punto giusto.
I ragazzi continuano ad allenarsi con grande professionalità.
Grazie alla preparazione di Mister di Maio, volto non nuovo a questi scontri, i ragazzi stanno sperimentando nuove forme di allenamento.Abbiamo dimostrato di essere superiori anche in casa, ma c’è sempre un punto interrogativo.
I vantaggi del secondo posto non deve trarre in inganno, un qualsiasi episodio può risultare negativo al risultato finale.
Ci giocheremo tutto con squadre agguerrite.”
Sul calcio moderno: le difficoltà per la mancanza delle strutture
“In Italia non ci sono strutture, non c’è la possibilità di far crescere questi ragazzi giovanissimi.Noi abbiamo investito in promozione lentamente.
Abbiamo preso calciatori esperti che hanno vinto campionati, ma anche tanti under in prima linea.Tanti 2005, 2006 e tanti 2007.
Molti hanno ancora il fisico da bambini, senza esplosività da adulti.Cerchiamo di dare programmi a questi ragazzi.
Se andiamo in Eccellenza, non faremo gli allenamenti alle 15, ma continueremo di sera, proprio per dare la possibilità ai giovanissimi di frequentare la scuola o l’università.
L’ho vissuto in prima persona, più andavo avanti con gli studi, più scendevo di categoria.Alcuni uomini della mia squadra il prossimo anno non potrebbero mai allenarsi di pomeriggio perché semplicemente lavorano.
La mia sfida sarà di portare un gruppo di giovani che avranno la possibilità di allenarsi in serata, a mente libera.
Il calcio è sicuramente lo sport nazionale.Nel Sud, in particolare nelle nostre zone, c’è una pressione enorme che non si vive da nessuna parte.
Qui c’è rivalità, voglia di emergere, che va oltre i novanta minuti.Iniziare da giù e salire lentamente è la cosa più bella.
Non abbiamo un campo di calcio, figuriamoci un palazzetto per fare basket o pallavolo.Vi aspetto allo Stadio a Casola per vedere dei playoff arcigni!
I tanti sacrifici, prima o poi, verranno ripagati.
Sono sicuro che fra poco si parlerà allo stesso modo della Juve Stabia anche della Virtus Stabia.A Castellammare c’è tanto amore per il calcio.
Siamo tutti amici ed io sono un grande tifoso della Juve stabia.Ci vuole cuore e passione!”