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Zampa ricorda Tina Anselmi: “Servono rigore e passione. Impariamo da lei”

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È quanto afferma in una nota la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, in occasione del 93esimo anniversario della nascita di Tina Anselmi.

Zampa ricorda Tina Anselmi: “Servono rigore e passione. Impariamo da lei”

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eri in occasione del 93esimo anniversario della nascita di Tina Anselmi,in una nota la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, ha ricordato Tina Anselmi (partigiana per la Resistenza a prima donna ministro della Repubblica Italiana in Parlamento).
Di seguito il messaggio:

“Il 25 marzo di 93 anni fa nasceva Tina Anselmi. La ricordiamo come un’amica che non ci ha mai lasciato. Si è presa cura dell’Italia, con coraggio e determinazione. Della Resistenza all’orrore nazifascista, della nascita della Repubblica, del lavoro e della sicurezza sociale, della dignità delle donne in ogni parte del mondo, della difesa della democrazia contro le trame della P2.

Nel 1978, Ministro della Sanità, ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale,  universale, oggi fondamentale presidio dell’intero Paese. Ha attraversato tragedie collettive, come il rapimento e
l’uccisione di Aldo Moro.

Oggi che tutto il Paese è in gioco, sentiamo lei così vicina. Il suo coraggio, la sua chiarezza, la sua moralità, la sua determinazione, la sua passione politica, la sua fiducia, il suo sorriso sono il tesoro che ha lasciato nelle nostre mani, la forza che ci sostiene.
La sua passione politica, una vita per gli altri, per il suo Paese. Il tricolore che avvolgeva la sua bara, il 1 novembre 2016, era l’abbraccio della Repubblica. Grazie, Tina. Sei sempre con noi, sei con noi in questi giorni difficili mentre combattiamo una battaglia dura per l’Italia e per l’umanità.

Coraggio, uniti, ce la faremo. Ci sembra di sentirti”.

È quanto afferma in una nota la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa,
in occasione del 93esimo anniversario della nascita di Tina Anselmi.

Sono tempi difficili, in cui la Scienza e il buon senso si impongono come unici strumenti a nostra disposizione per poter fronteggiare questa situazione così critica che ci porta a fronteggiare la realtà nel suo aspetto più crudo: la malattia, la morte, la solitudine, il senso di impotenza, la paura… Ci stiamo riscoprendo più umani, ci stiamo ricordando dei nostri limiti, e di ciò che ci manca di più. Attenzione però, la paura spesso, può farci cadere nell’egoismo, ciò che non deve mancare in una società civile è la solidarietà (se a questo poi si aggiungesse anche l’empatia, sia raggiungerebbero cime di nobiltà d’animo mai viste prima…per ora già è tanto rimanere persone civili).

 

Stéphanie Esposito

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