Da ottobre Castellammare riparte su piani e programmi condivisi
Castellammare La necessità di rendere centrale la tematica urbanistica proviene dal fatto che tale disciplina interagisce in maniera diritta e indiretta con i più importanti settori trainanti dell’economia locale: edilizio terziario, produttivo, turistico-ricettivo, residenziale, commerciale.
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Oggi è necessario procedere ad una pianificazione e programmazione che parta dal basso – dichiara l’ingegnere Fulvio Calì, delegato all’urbanistica nella giunta indicata da Salvatore Vozza – cercando la più ampia partecipazione, evitando di far cadere sul territorio piani preordinati e preconfezionati che non fanno altro che opprimere già un territorio altamente vincolato. Il tutto, comunque, nel pieno rispetto dell’ambiente”
L’avvio di questa di forma di urbanistica partecipata consentirà nel breve, entro l’anno, di giungere a una riscrittura di un documento urbanistico di governo del territorio condiviso, flessibile e realistico e soprattutto adeguato alle realtà degli ambiti territoriali sui quali andrà ad incidere. Con regole certe, libere da dubbi e interpretazioni, che possano assicurare certezza dei tempi nella realizzazione degli interventi. Si dovrà, in sintesi, procedere con sistemi perequativi, compensativi e incentivanti ad un corretto e più appropriato riuso delle attuali volumetrie con indicazioni delle funzioni e destinazioni più appropriate per la trasformazione.
A CHI E’ INDIRIZZATO
Ai cittadini tutti e, in primo luogo, ai cosiddetti “portatori di interesse”: i proprietari delle aree e degli immobili che saranno oggetto delle trasformazioni, il mondo delle professioni, gli ordini professionali, le associazioni di categoria e non, gli operatori economici, il mondo dell’imprenditoria in genere.
SCOPI
Lo scopo principale resta quello di rendere Castellammare una città oltre che vivibile sotto tutti i profili, anche attraente per investimenti locali ed extraterritoriali che possano generare soddisfacenti livelli di occupazione in particolare nel settore giovanile.
BENEFICI
Conseguentemente l’innalzamento della qualità della vita in un contesto riqualificato e rigenerato, capace di infondere un rinnovato senso di appartenenza risvegliando l’orgoglio di sentirsi cittadino stabiese, protagonista della rinascita del proprio territorio.
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