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Castellammare di Stabia

Per una volta, grazie presidente!

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uando nell’agosto del 2004 Aurelio De Laurentiis annunciò di essere diventato il nuovo proprietario del Napoli, fece delle promesse che i tifosi del Napoli, pur essendo facili all’entusiasmo, giudicarono delle boutade da imbonitore televisivo. Certo, il momento era davvero difficile: il precedente presidente, l’albergatore Salvatore Naldi, si si era dimesso per insufficienti risorse economiche e per manifesta incapacità a tenere le redini della società, portando al fallimento la gloriosa Società Sportiva Calcio Napoli; troppo pesante il fardello in termini di debiti e artifici di bilancio lasciati dal duo Ferlaino-Corbelli. Lo scoramento, la sfiducia, la rabbia per le promesse non mantenute, erano i catalizzatori di un malcontento diffuso e giustificato tra i tifosi. Settant’anni di storia, condita da due scudetti, una coppa Uefa e vari altri trofei, e dalle gesta di vari campioni, non ultimo il più grande di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, venivano cancellati da un colpo di spugna da parte del tribunale fallimentare. Ecco allora che il vulcanico Aurelio De Laurentiis fiuta il colpo, e da consumato produttore televisivo, decide di entrare nel mondo dello sport. Si parlò allora di impianti sportivi, di investimenti cospicui, di partecipazioni a coppe europee, di grandi nomi che avrebbero vestito la casacca azzurra. Nemmeno il più acceso sostenitore di De Laurentiis riuscì a trattenere un sorriso, allora.

Eppure, nonostante qualche difficoltà nel percorso, possiamo dire che a distanza di dodici anni, qualcosa è stato realizzato. Su dieci anni di Serie A, gli azzurri hanno collezionato otto partecipazioni alle coppe europee, record assoluto in Italia; inoltre nell’era De Laurentiis gli azzurri hanno sollevato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, ben due volte battendo gli eterni rivali della Juventus. Nonostante ciò, i tifosi non sembrano però pienamente soddisfatti dei progressi della compagine azzurra. Il sogno resta sempre lo stesso, vincere il trofeo italiano che manca dai gloriosi giorni dell’epopea maradoniana. Tra qualche settimana il Napoli calcherà il prato dello stadio più importante del mondo, il Santiago Bernabeu degli stellari Galacticos, per poi ospitarli al San Paolo nella competizione europea più importante, la Champions League. Sfidare i campioni del mondo in carica sarà un onore e una enorme soddisfazione, di cui tocca dare atto alla gestione del patron Aurelio. Molti gli hanno rimproverato più volte la sua prudenza quando si è trattato di fare il grande passo per puntare a vincere lo scudetto, ma i risultati finora sono da considerarsi soddisfacenti, soprattutto se valutiamo le difficoltà in cui sono venute a trovarsi squadre blasonate come le
milanesi o le romane, che pure hanno alle spalle gruppi economici molto collaudati. Ci sentiamo allora di rivolgere un grande in bocca al lupo allo staff del presidente, certi che profonderà sempre il massimo impegno nella realizzazione dei traguardi che ci si è dati ad inizio anno. Dopotutto sognare è bello, è gratis, ma festeggiare è decisamente meglio…

a cura di Fabiano Malacario

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