La Juve Stabia torna al successo dopo le tre gare senza vittoria e le dimissioni di Colucci. A Viterbo decide la gara la rete di Silipo.
PODIO
Medaglia d’oro: ad Andrea Silipo, che inaugura il nuovo corso della Juve Stabia. Il 20 scuola Roma torna ad indossare la maglia da titolare premiando l’intuizione di Lucenti: sua la rete che decide la gara di Viterbo. Delizioso il tocco con cui Silipo capitalizza al massimo l’iniziativa di D’Agostino sbloccando le Vespe non solo sul tabellino ma anche nella mente. Se la nuova guida tecnica gli darà continuità, l’ex Palermo potrà essere arma in più per il prosieguo di stagione.
Medaglia d’argento: a Davide Barosi, che torna ad abbassare la saracinesca. Nonostante il tris di gare senza successi non fosse frutto di errori del giovane portiere, il numero 1 della Juve Stabia era chiamato ad una risposta che a Viterbo arriva in grande stile. Interventi precisi e rilevanti per conservare il risicato vantaggio di Silipo e sicurezza, con guantoni e voce, instaurata in tutto il reparto arretrato. Meritati i complimenti a lui indirizzati da Lucenti a fine gara.
Medaglia di bronzo: a Daniele Altobelli, leader assoluto degli stabiesi. Dopo la positiva parentesi da difensore, il 25 gialloblu sperimenta la nuova posizione di regista di centrocampo. Un ruolo che gli impone di affiancare qualità alla quantità, che non manca mai, ed in cui Altobelli si disimpegna benissimo. Nel cuore della mediana lotta, corre, prende e dà colpi duri: sempre in modo propositivo nel vivo del gioco. Altrettanto importanti le parole colme di leadership spese dal calciatore nel post gara.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Manuel Ricci, ancora in attesa del salto di qualità. L’impegno c’è, come anche i tocchi che confermano le ottime basi individuali, ma il ruolo del trascinatore, di colui che incide sulle gare, è ancora lontano.
Medaglia d’argento: a Daniele Mignanelli, meno propositivo rispetto alle sane abitudini. Gli spazi sull’out mancino non sono certo praterie e non consentono al 19 di liberare i cavalli del motore. Peccato per l’ottima palla gol non sfruttata nel finale.
Medaglia di bronzo: a Luca Pandolfi, che torna ad occupare il centro dell’attacco ma senza sfondare. La sensazione è che il rapporto con Colucci si fosse progressivamente esaurito e ciò potrebbe aver influito sulle ultime prestazioni della punta. La brillantezza completa ancora manca ma buoni gli spunti di rinascita.