“Emanuele, Adam, è colpa mia se non siete in forma”
A
bbiamo lavorato poco questa settimana: domenica, lunedì e martedì è troppo poco, ma non voglio alibi! Dobbiamo andare ai quarti. Ok? Ora in campo e riscaldatevi, per bene, fuori c’è solo 1 grado!
Bene, ora decisi, giochiamo e vinciamo. Inizia la partita ed è subito palla al Napoli che inizia il possesso palla cercando di superare il muro difensivo eretto dall’Udinese. Friulani che in fase di non possesso si schierano col 4-5-1. Ounas e Giaccherini allargatevi e proponetevi, scambiate con Rog e Zielinski e sfruttate le sovrapposizioni dei terzini. Maggio e Hysaj vi aiuteranno.
Ma il Napoli fatica, l’Udinese tiene bene il campo e riparte in contropiede ma, fortunatamente, non crea grossi pericoli. La palla arriva ad Ounas che dal limite dell’area colpisce il palo, peccato. Lancio di Jorginho per Callejon ma l’assistente alza la bandierina. Passa il tempo e la situazione non si sblocca e l’arbitro Pasqua, senza recupero, manda tutti negli spogliatoi.
Ragazzi, dai, svegliamoci, stiamo facendo il loro gioco. Dobbiamo essere più veloci ed incisivi. Giriamo palla, Jorginho accelera. Al rientro in campo, la situazione non cambia nonostante qualche tiro da fuori e qualche sgroppata di Maggio e Hysaj sulle fasce. Stranamente nemmeno Callejon riesce ad avere uno dei suoi spunti. Forse accusa l’assenza di Insigne. Lorenzo dai riscaldati, Dries seguilo.
Ora è il vostro momento: entrate! Josè, Emanuele rientrate dai.
Immediatamente la gara si infiamma, proprio da uno scambio tra i due, con assistenza di Jorginho, nasce il gol del vantaggio partenopeo: Insigne riceve palla da Mertens e di sinistro batte Scuffet. Grande Lorenzo, bravo. La gara, poi, scivola via senza grandi sussulti e senza grandi emozioni. Il Napoli vince e approda ai quarti di finale dove incontrerà la vincente della sfida tra Atalanta e Sassuolo.
Grandissimi ragazzi, avete recitato un altro grande copione! I napoletani sono felici e orgogliosi di voi.
Giaccherini e Ounas, mi dispiace. Se non siete in forma la colpa è mia.
a cura di Michele Avitabile
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