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n’altalena di emozioni
Una trasferta, di per sè, già si presenta in maniera molto diversa rispetto ad una gara casalinga; l’ansia della partenza, l’adrenalina quando varchi quel casello autostradale, ma anche, poi, i momenti di stallo del viaggio. Insomma una trasferta è una vera e propria altalena di emozioni. Come se non bastasse, però, la nostra trasferta oggi non sarà l’unica a presentarsi come un’altalena, ma sarà l’intera partita a mostrarsi con un analogo aspetto. Fin dall’inizo, infatti, le coronarie dei poveri tifosi sono messe a dura prova: loro partono forte, che paura; noi rispondiamo presenti, tocco di mano, è rigore, anzi no, che rabbia; contropiede immediato per gli avversari, ci è andata bene. Ecco che però la nostra altalena dopo essere discesa torna immediatamente a risalire, e dopo la conclusione di Simeri di poco al lato ci porta al suo punto più alto; Viola la insacca, goduria totale. Finalmente siamo sù, in alto, quasi a toccare il cielo con un dito, ma quella gioia dura ben poco e in men che non si dica siamo nuovamente con i piedi per terra; goal annullato a Simeri e l’urlo resta strozzato in gola. E cosi, fino alla fine, in un moto pendolare, momenti di gioia si alterneranno a momenti di paura fino a quando arriverà il momento più brutto, quello di scendere dalla cara giostra; è il 92’ e Scognamillo la mette dentro.
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A cura di Aniello Sicignano
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