Le parole del portiere ex Juve Stabia, Sergio Viotti.
Castellammare di Stabia– Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” abbiamo sentito Sergio Viotti, portiere che ha vestito la casacca della Juve Stabia nella stagione 2013-2014. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:
“Seguo sempre la Juve Stabia perchè ho un bellissimo ricordo della squadra, della piazza e della società. In più l’allenatore è un mio amico, Fabio Caserta. La Juve Stabia deve fare come l’Atalanta di qualche anno fa che diede fiducia a Gasperini dopo un inizio da incubo e vedete ora dove si trovano gli orobici. Devono remare tutti dalla stessa parte per venirne fuori. La piazza deve essere unita e deve stare tranquilla fidandosi di una persona unica come Fabio Caserta che ha già riportato in B la Juve Stabia. Le vespe hanno un tifoso in più, porto nel cuore la piazza. Ho visto la gara con l’Ascoli e le vespe meritavano molto molto di più. Purtroppo è andata cosi e nel calcio devi accettare ciò che succede, lavorando per portare gli episodi dalla tua parte.
Branduani? “Il nostro è un ruolo molto particolare. Conosco Paolo ed è un bravissimo ragazzo oltre che un grande portiere. Nel calcio manca la riconoscenza, bisogna ricordare che lui, insieme agli altri, ha portato in B la Juve Stabia. E’ incappato in un momento no ma ne verrà fuori. In più c’è anche il mio amico Danilo Russo che è un ragazzo eccezionale e anche lui, insieme a Branduani, può dare una grossa mano alla Juve Stabia.”
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o sempre dato il massimo per la Juve Stabia e per la gente di Castellammare. La piazza mi ha sempre trattato bene nonostante un campionato disastroso da parte nostra. Mi piacerebbe tornare un giorno per riscattare quell’annata e dare una soddisfazione enorme agli stabiesi, che se la meritano tutta.
Mezavilla? “Anche lui fa parte della storia stabiese. E’ un leader e ha dato tanto alle vespe nella sua carriera. Anche Mastalli è un giocatore che mi piace. I tifosi stabiesi sono unici e meritano di rialzarsi in questo momento davvero complicato. Ricordo quando ci seguirono in tanti anche a Brescia ad ormai campionato finito e retrocessione acquisita da tempo. Quando scesi a Castellammare avevo qualche dubbio, invece ho trovato della gente pazzesca che ora porto nel cuore.”