Metextra Reggio Calabria vs Givova Scafati 66-54 (18-14/37- 38/53-47)
Reggio Calabria: Roberts 8 (0/2, 2/5), Pacher 11 (4/7, 0/2), Fabi 17 (4/6, 3/6), Benvenuti (0/1), Caroti 5 (0/4, 1/2); Passera 2 (1/1, 0/1), Rossato 5 (2/6, 0/1), Baldassarre 16 (5/6, 2/4), Taflaj, Agbogan 2 (1/1). Scialabba, Marino ne. All. Marco Calvani.
Scafati: Miles 18 (6/9, 1/5), Spizzichini 5 (0/1, 1/1), Santiangeli 5 (0/1, 1/6), Crow 5 (1/3, 1/3), Sharrod 9 (4/11); Trapani (0/1, 0/1), Romeo 2 (0/1 da 3), Ranuzzi 10 (2/2, 2/4), Ammannato (0/1 da 3), Pipitone. Giordano, Di Palma e Antonaci ne. All. Giovanni Perdichizzi.
ARBITRI: Sergio Noce di Latina, Marco Rudellat di Nuoro e Simone Patti di Montesilvano (Pescara).
Note: Nessun uscito per falli.
Tiri Liberi: Reg: 8/13. Sca: 10/14.
Spettatori: 3000 circa.
N
on riesce la quintina alla Givova Scafati che con una ripresa completamente sotto tono e pagando il nervosismo del suo leader Miles, perde a Reggio Calabria e vede allontanarsi (-4) la capolista Casale Monferrato (prima a punteggio pieno).
Scafati si presenta in campo dopo aver vinto le ultime quattro di fila di cui volte in trasferta a Roma, mentre la Viola gioca la terza volta al Pala Pentimele e nelle prime due occasioni ha battuto Virtus Roma e Rieti (mentre in trasferta ha sempre perso).
La Givova inizia meglio con un parziale di 0-5 firmato da Ranuzzi che diventa 2-8 ancora con un tripla della bionda ala scafatese, che dunque segna i primi 8 punti gialloblù, Pacher e Roberts ricuciono con un contro break di 5-0 (7-8 al 5’) prima che Miles riporti il +5 per i suoi (7-12) ma la Viola insiste e trova un 11-2 che ribalta l’inerzia del primo quarto che si chiude sul 18-14 per i reggini con la firma e le triple di Roberts (1) e Fabi (2). Rossato apre le danze del secondo quarto (20-14) che vede un nuovo protagonista per i calabresi con l’ex capitano di Scafati Patrick Baldassarre, uno degli eroi della stagione 2015-2016 (quella della vittoria delle seconda coppa di Lega e della semifinale play off persa contro Brescia), che andato via dopo molte polemiche con tifosi e società scafatese, firma ben 10 punti con il 100% dal campo (2/2 da 2, idem da 3) e trascina il quintetto reggino fino al massimo vantaggio di 7 lunghezze (31-24 al 15’05’’), ma non gli è da mano Miles che vede la partita infiammarsi e si mette in proprio segnando gli ultimi nove punti di Scafati prima dell’intervallo, che vede la Givova chiudere con un 2-9 a proprio favore, tutto firmato dal furetto nativo di New Orleans, con la gara che all’intervallo è sul 37-38 per il quintetto di
Perdichizzi.
Il terzo quarto è quello che in genere indirizza le partite e Antony Miles sembra entrare con molto nervosismo in campo dopo un litigio con Caroti, dopo un fallo in attacco fischiatogli dal trio arbitrale, poi gli viene chiamato un tecnico ma la Viola non ne approfitta e la gara continua in equilibrio con i canestri di Ranuzzi, Sherrod, Fabi e Baldassarre per il 44 pari del 16’ quando Spizzichini preoccupa un po’ per un infortunio al ginocchio ed esce dal campo, ma poi rientrerà vista la partita impalpabile di quasi tutta la squadra. La contesa è calda e il protagonista che non t’aspetti è Caroti, che segna 5 punti dei 7 finali del quarto di Reggio Calabria con la Viola che chiude sul +6 (53-47).
Scafati sembra dimenticare completamente come si fa ad attaccare e a segnare riuscendo a mettere a referto appena 12 punti nei primi 15’ del secondo tempo, e addirittura fa peggio nel quarto periodo segnando solo 2 punti nei primi 5’ e Baldassarre mette i canestri del massimo vantaggio (59-49 al 35’), segnando 6 punti di fila e raggiungendo i 19 punti personali con 7/8 dal campo. Scafati è completamente fuori partita e Fabi segna 5 punti consecutivi che sembrano chiudere il match (64-52) mentre Miles con quelle proteste del terzo quarto e il suo nervosismo è assente ingiustificato della ripresa al Pala Pentimele. La Givova non reagisce più e si arrende ad una sconfitta che visto l’avversario tutt’altro che imbattibile lascia un po’ di amaro in bocca ai dodici tifosi al seguito dei ragazzi di Perdichizzi.
Mario Di Capua
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