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ERONA – Si è appena conclusa la 52° edizione di Vinitaly, fiera dedicata non solo al vino ma anche ai prodotti alimentari in genereI dati parlano di un bilancio più che positivo, con un trend di crescita niente male. Questa edizione infatti ha registrato 128mila presenze da 143 nazioni, in linea con l’edizione precedente. Ad aumentare sono stati la qualità e il numero dei buyer esteri accreditati che quest’anno hanno registrato un significativo +6% per un totale di 32 mila presenze.
Un risultato ottenuto grazie ai continui investimenti in pubblicità da parte di Veronafiere che ha esteso la propria presenza attraverso una rete di delegati che ha raggiunto 60 paesi.
La top ten delle presenze assolute vede primi gli Stati Uniti d’America seguiti da Germania, Regno Unito, Cina, Francia, Nord Europa (Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca), Canada, Russia, Giappone, Paesi Bassi insieme al Belgio. Paesi che presidiamo durante tutto l’anno anche attraverso il sistema Vinitaly e con Bellavita Expo, la società compartecipata con Fiera di Parma attraverso la new.co VPE.
Ad integrare e ampliare l’offerta di Vinitaly, si sono svolte come ogni anno in contemporanea Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola.
Un successo che fa ben sperare per la prossima edizione, la 53°, che si svolgerà ad Aprile 2019.
L’attenzione per il mangiar sano e di qualità aumenta nella popolazione mondiale, per cui Vinitaly si farà trovare pronta per mostrare ad operatori del settore e interessati, tutto quello che di “buono”, e il caso di dirlo, si può trovare in commercio.
A cura di Antonio Valente
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