Vinitaly 2016 : prezzi, date e novità, cosa vedere e cosa fare a Verona, tra eventi e degustazioni. (CLICCA)
Fiera di Verona. Il 50° Salone dei vini e distillati di Verona vedrà nella Edizione 2016, Vinitaly 2016, la presenza di oltre 4000 Espositori e dedica a Giacomo Tachis* una degustazione storica dei suoi vini. Vinitaly 2016 è anche le rassegne: Sol, Agrifood Club ed Enolitech che completano l’offerta di Veronafiere nel settore wine&food e tecnologie.
Aperto con orario continuato dalle 9:30 alle 18:30, da domenica a martedì l’ingresso è consentito fino alle 17.00.
Mercoledì l’ingresso è consentito fino alle 16:00.
Informazioni per visitatori econdizioni d’ingresso:
Biglietto giornaliero € 80 – acquistato online € 75
Abbonamento 4 giornate € 120 – acquistato online € 115*
*(validita’ un ingresso per ciascun giorno)
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OVE Verona – Veronafiere, viale del Lavoro 8
QUANDO Domenica 10, lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13 aprile 2016
ORARIO Continuato dalle 9.30 alle 18.00
Da domenica a martedì l’ingresso è consentito fino alle 17.00
Mercoledì l’ingresso è consentito fino alle 16.00
HELP PHONE 045 8298854 (orario: dalle 9.00 alle 12.30)
Per il mantenimento dello standard professionale
Vinitaly è aperto esclusivamente agli operatori specializzati, maggiorenni: non è permesso l’ingresso ai minori di 18 anni, anche se accompagnati.
La registrazione è obbligatoria.
fonte e info;
Ente fieristico internazionale dal 1977, Veronafiere (www.veronafiere.it)
Dove: Verona, quartiere fieristico di Veronafiere – Viale del Lavoro, 8
NOTE:
Giacomo Tachis*: l’uomo che inventò il Sassicaia.
Il più colto tra gli enologi italiani, con una biblioteca ricca di classici greci e latini.
Il suo testamento è il libro “Sapere di vino”, edito da Mondadori, una miniera di storia e tecnica, con l’idea fissa che il vino non può andare a braccetto con la moda o con i ritmi del marketing.
Dalla scuola enologica di Alba era approdato in Toscana, dai marchesi Antinori. Sua la svolta dei Super Tuscan, ha messo la sua firma, oltre che sul Sassicaia, anche sul Tignanello, sul Solaia, sul sardo Turriga e sul trentino San Leonardo, vini ora conosciuti in tutto il mondo. Nell’aprile del 2010 si era ritirato a vita privata, nella sua amata biblioteca.
Il suo ultimo appello: Rispettiamo la natura e la semplicità del vino. Perciò niente chimica come viene fatta oggi e attenti alla genetica, perché la natura si ribella.
(Cit. http://divini.corriere.it 6 Febbraio 2016)
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