Vinicio-Sarri, un salto nel passato
Quarantadue anni dopo la terra portoghese è ancora benevola con il Napoli. Allora fu Vinicio a sbancare Oporto, a Lisbona l’impresa è riuscita a Sarri che ha centrato anche il primo posto nel girone di Champions. Zitto zitto è tornato il Napoli che conoscevamo e che agli ottavi della ‘coppa dalle grandi orecchie’ affronterà il Real Madrid. La squadra si è ritrovata nelle misure, nella personalità in crescita, nella maturità con la quale, errori a parte in difesa, ha saputo gestire l’intera gara del da Luz, per esempio, o battere Cagliari e Torino oltre l’Inter e pareggiare a Firenze. Dopo il pari contro il Sassuolo è successo qualcosa. Ed è stato sicuramente qualcosa di positivo per l’intero gruppo. Si è rivisto l’entusiasmo della scorsa stagione, la voglia di giocare divertendosi ma si sa il calcio vive di emozioni e di momenti di gloria che possono trasformarsi in un attimo in profonda frustrazione e crisi. Sarri si è ripreso il suo Napoli, l’ha riportato in alto. Ora aspetta il Pavoletti che verrà, attende il rientro di Milik e pensa a come limitare i danni in difesa, facendola tornare ad essere quella squadra che lo scorso anno era quasi insuperabile in fase difensiva. Diamo atto a Sarri soprattutto per i tifosi che adesso devono ritornare con fiducia a sostenere una delle prime 16 squadre in Europa.
a cura di Ciro Novellino
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