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Castellammare, evento “Scuola e Legalità”: le parole del Vicepreside dello “Sturzo” A. Somma

Castellammare di Stabia, oggi, presso lo stadio cittadino “Romeo Menti”, si è tenuta la quarta edizione dell’evento “Scuola e Legalità”, promossa dall’I.T.S. “Luigi Sturzo”. Sono ormai quattro anni che lo Sturzo, capitanato dalla Dirigenza Toricco, organizza questo evento, attraverso il quale i giovani allievi vengono avvicinati al tema della legalità, attraverso uno dei mezzi di inclusione più popolari al mondo: una competizione calcistica. La Redazione di Vivicentro.it è stata presente all’evento e ha potuto porre alcune domande ad un veterano dell’Istituto Sturzo, il Vicepreside Alfonso Somma.

Lei lavora allo Sturzo da quasi 30 anni e non è nuovo a questo tipo di iniziative. L’incontro calcistico è sempre stato un must dello Sturzo, un modo per concludere l’anno in allegria. Ma è con la presidenza Toricco che il tutto si è legato al tema della legalità

Si, abbiamo cominciato a fare questo tipo di attività nel lontano 2002, con un triangolare che vedeva coinvolti la squadra degli alunni, dei genitori e degli insegnanti, ed era un memorial in onore di due nostri colleghi che ci lasciarono. poi con il tempo ed il susseguirsi delle varie presidenze, lo abbiamo continuato, fino a 4 anni fa quando cominciammo per la prima volta a parlare con l polizia di stato alla legalità. Ciò che ci ha spinto  ha creare questo evento è stata la volontà di avvicinare i ragazzi alle forze dell’ordine, perchè spesso questi sono guardati dai ragazzi, con un po di timore. Questo invece è modo per far capire ai ragazzi che le forze dell’ordine sono con noi, ci difendono.

Lei ha visto le varie evoluzioni dello Sturzo. Quanto può ritenersi soddisfatto?

Sono un insegnante di economia aziendale, il nostro corso tradizionale ha perso anno per anno sempre iscritti, perchè non aveva più le finalità che aveva prima. Ad esempio adesso non permette più, questo tipo di diploma,  l’iscrizione diretta all’albo dei ragionieri commercialisti, per cui ora ci vuole almeno una laurea triennale. Abbiamo però con il tempo, insieme ad altri indirizzi , come quello turistico e biotecnologico, a rimanere costante nel tempo. Siamo più di mille, con 48 classi. Alunni meritevoli che vincono anche delle competizioni.

Come vede il rapporto giovani – legalità?

I ragazzi devono capire che le forze dell’ordine non sono contro di loro ma con loro. Per noi è una vera e propria attività didattica, quindi anche se oggi non siamo in classe, comunque i nostri ragazzi sono qui ad apprendere, dopo che i nostri insegnanti di diritto hanno già dato le basi per poter affrontare questo tipo di tematica. 

 

 

a cura di Vincenza Lourdes Varone

RIPRODUZIONE RISERVATA

 


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