Il Maestro Vessicchio al Festival di Sanremo 2018: un simbolo assoluto della musica contemporanea anche all’Ariston
In esclusiva per ViViCentro il maestro simbolo del Festival di Sanremo Beppe Vessicchio che racconta le sue esperienze e la sua carriera alla kermesse canora: dagli esordi all’ultimo festival, al suo rapporto con la musica stessa, sia nella dimensione privata che in quella pubblica.
Qual è la canzone che lei ricorda con più piacere?
“La canzone che ricordo è la nevicata del’56 perché è stata la prima volta che ho diretto. mia Martini è un monumento”
Nel tempo libero il maestro Vessicchio che musica ascolta?
“Nel tempo libero cerco di comporre perché il momento dell’ascolto è legato quasi sempre ad analisi o a studio. Mi manca il tempo per farlo per piacere, mi sono reso conto che per un po’ di anni avevo smesso di studiare perché la musica fatta per lavoro mi aveva dato grandi soddisfazioni. Poi mi son reso conto che era musica per lavoro, non musica di piacere. Mi son reso conto che l’unica cosa che posso portare avanti nei miei giorni è il rapporto che ho con lei, quindi con la musica di sempre: quella del presente e quella del passato, c’è sempre da imparare. Ogni tanto mi accorgo che alcuni procedimenti ed intuizioni di qualche avanguardista ha una radice lontana e cerco di tracciare questo percorso. Spesso mi trovo a studiare partiture lontanissime nel tempo, del 700 o a guardare qualche segnalazione di qualche amico che mi invita ad ascoltare musica in rete, davvero particolare. La musica si è riaccesa nella sua massima capacità di attrazione, perché mi son reso conto che è la musica al centro. Chi è fortunato a fare un lavoro che ama c’è e va avanti, ma la passione non te la può togliere nessuno“.
dalla nostra inviata a Sanremo, Annalibera Di Martino
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