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Vico Equense, comune con bilancio in rosso, rischio concreto

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Troppo poche le entrate, moltissime le spese, alcune però riducibili”

Vico Equense – Nell’intervista rilasciata a Metropolis dall’ormai ex assessore alle finanze Laura del Pezzo, si evince quanto il problema di un dissesto all’interno delle finanze comunali sia un problema concreto.

Sembrerebbe che le casse del comune siano in rosso, soprattutto dopo la manovra approvata prima di Ferragosto e le dimissioni dell’assessore Gianna che sostituì la del Pezzo dopo che anche questa dovette abbandonare il suo ruolo.

Il Comune rischia il dissesto. Lei quando si è insediata che situazione ha trovato?

«Di grande affanno. Troppo poche le entrate, moltissime le spese, alcune però riducibili. Per questo avevo impostato e portavo avanti misure restrittive che alleggerissero le zavorre degli ultimi decenni. Quella dei mutui ad esempio. Il Comune, nel corso di decenni, ha contratto mutui per oltre 35 milioni di euro che annualmente comportano la spesa di oltre 1,5 milioni di rimborsi e di quasi un milione per interessi passivi. Occorre rinegoziare i mutui estinguendo quelli accesi per opere mai realizzate o attivandone la devoluzione. Misure che avevo avviato con gli uffici ma che non mi è stato consentito portare avanti. Bisognerebbe però anche frenare questo salasso incontrollato di spese per interventi “urgenti”, fatte senza programmazione e senza trasparenza».

Perché è stata cacciata?

«Non l’ho ancora capito del tutto. Quel che è certo è che il decreto di revoca è stato firmato e pubblicato di sabato mattina con un’insolita fretta. Non posso che notare che poche ore prima avevo inviato al sindaco una pec relativa agli evasori dei tributi. In questo elenco figuravano numerosi contribuenti, alcuni anche nomi eccellenti o vicini a certi politici. Ci fu molta fretta, è evidente».

Quindi lei crede che sia stata fatta fuori per questo.

«Ho solo detto i fatti come sono andati. Il Comune già allora a stento riusciva a pagare gli stipendi dei dipendenti. Una situazione assurda. I revisori mi chiesero di effettuare un concreto accertamento sui tributi e di mettere in atto misure di contrasto all’evasione. Chiesi i dati dei “morosi” e li inviai al sindaco il quale, poco dopo, mi sollevò dall’incarico. Nel suo decreto si legge che non coinvolgevo utenti ed operatori né producevo “significativi” risultati ».

Di recente si è dimessa Gianna, nominata al suo posto. L’addio è arrivato dopo l’approvazione di un riequilibrio da 3,4 milioni di euro.

«Manovra poco credibile. Il Comune prevede ad esempio l’aumento delle strisce blu per il 35 per cento ma i debiti sono molto più alti. Poi mi chiedo: dove si possono mai fare le ulteriori strisce blu? Una seria manovra di riequilibrio non può che incentrarsi su misure di contrasto all’elusione e all’evasione dei tributi comunali e al reperimento di maggiori risorse, i fondi europei ad esempio. Anche Gianna ripropone la questione. Quando ero in giunta fu soppresso l’ufficio Europa, l’unica struttura utile per intercettare fondi. Assurdo: protestai, ne richiesi la riattivazione ma fui osteggiata, così come per tante altre situazioni».


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