Veyl e la passione per la musica ereditata dal trisnonno Arturo Toscanini
A
rturo Toscanini era il suo trisnonno, la giovane producer e cantante milanese, 29enne, è orgogliosa di essere sua parente. Da lui Viola d’Acquarone, in arte Veyl, ha ereditato la passione per la musica. Lei però fa musica elettronica e a breve uscirà il suo nuovo album di debutto. Intanto però è uscito il videoclip del suo brano XVX, che è stato realizzato in 3D da Alessandro Arcidiacono.
Il suo trisnonno ha imparato a conoscerlo da bambina, grazie a sua nonna che gli parlava di lui e non solo: la portava al Teatro alla Scala e alle serate a lui dedicate. Viola ama la musica classica. Le piace ascoltare in particolare Debussy e Satie ma il suo genere è diverso. Un genere appreso al liceo, ascoltando dai Röyksopp a Björk.
A lei piace giocare con le note. Lo fa sin da quando aveva cinque anni, quando appunto prendeva lezioni di pianoforte. Poi ha lasciato sempre più spazio all’utilizzo dei sintetizzatori e del theremin. Prima di questo lavoro da solista, ha collaborato e fatto parte di altri gruppi come i nihil est, con cui ha pubblicato l’album “Nuvole Notturne” uscito per Seahorse Recordings. E non solo: ha collaborato con Toshiyuki Yasuda e Gak Sato nell’album “Nameless God’s Blue” (su Megadolly) e nella traccia “Alma M” contenuta nell’ultimo album dei port-royal, “Where Are You Now” (su N5MD).
A proposito del maestro Toscanini Veyl dice: «Non so che cosa potrebbe dire di quello che faccio io, siamo di epoche talmente lontane che è impossibile anche solo pensare un confronto».
Serena Marotta
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