Nel corso dell’ultima puntata de “Il Pungiglione Stabiese” è intervenuta la nostra corrispondente da Siracusa, Dionisia Pizzo, la quale ci ha presentato il Siracusa, prossimo avversario della Juve Stabia.
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uesta la sua analisi:
Il Siracusa che verrà a Castellammare sarà certamente molto affamato di punti, necessari per tornare in zona playoff. Nelle ultime quattro gare sono arrivati tre pareggi ed una sconfitta, con l’ultima vittoria datata ormai 21 marzo, quindi è necessaria una vittoria anche alla luce dei possibili ulteriori punti di penalizzazione che potrebbero arrivare. Tra l’altro non c’è certezza sull’entità di questa ulteriore penalizzazione.
L’obiettivo della stagione era quello di migliorare il piazzamento dello scorso campionato. Dopo un buon inizio, è diventato impossibile eguagliare il quinto posto della scorsa stagione; la flessione del Siracusa è avvenuta a dicembre ed ha cominciato a mostrare gli scricchiolii che poi si sono verificati in modo eclatante, con alcune mensilità non versare da parte della società. Il culmine di questa situazione è stato il pareggio col Bisceglie, non recepito bene dalla tifoseria, che ha fatto sentire il suo dissenso.
Il timore è quello di perdere la categoria, soprattutto alla luce delle difficoltà economiche di Cutrufo. Lui ha sempre assicurato che, finchè resterà al timone del Siracusa, la società non fallirà. Dovere dei tifosi è credere alle parole del Presidente, ma è chiaro che alcune cose non quadrano e che vanno di conseguenza chiarite. I tifosi meritano di sapere cosa accade e cosa succederà.
Il cammino è stato inverso a quello della scorsa stagione, quando la prima parte di campionato fu deludente e seguita da un rimonta. Stavolta gli aretusei hanno fatto al contrario, venendo meno alla distanza nel girone di ritorno. I fattori potrebbero essere tanti, da quello fisico, ad una “confusione” tattica, con tante formazioni cambiate troppo spesso.
Gli ex Juve Stabia in rosa sono due: Liotti e Marotta. Liotti sta facendo un grandissimo campionato e sta sorprendendo tutti. Viene affettuosamente definito “Mammarella secondo” proprio per suoi i calci di punizione spesso letali per i portieri avversari. Marotta invece è stato impiegato meno di quanto ci si aspettasse; forse quando scende in campo ha tanta, troppa, voglia di mostrare le sue qualità e questo lo porta a tenere troppo palla, estraniandosi dal gioco di squadra, come faceva Sandomenico. Detto questo, non ci sono dubbi sulle sue qualità.
Calil? Sembra ripercorrere le famose ombre del Mito della Caverna di Platone, lasciando intravedere solo pochissimo delle sue qualità. Fino ad oggi è stato usato col contagocce, facendo inevitabilmente poco e lasciando delusione dopo essere arrivato con ben altri obiettivi e circondato da tanto entusiasmo.
La fratellanza tra Siracusa e Juve Stabia è un qualcosa di unico, dove non contano i risultati delle due squadre ma lo stare insieme tra tifosi. La gioia sta nel vedere la gara insieme, abbracciando chi si ha al fianco solo perché è di Castellamare o di Siracusa. In questo senso, mi sento di dire che è un gemellaggio che ha una connotazione totalmente differente rispetto ad altri legami, comunque importanti, tra altre tifoserie.
Contro la Juve Stabia mancheranno Daffara e Mancino, deferiti per sei giornate per questioni contrattuali. Il modulo dovrebbe essere il 4-2-3-1, che a volte in trasferta diventa un 3-5-2; l’undici dovrebbe essere composto da Tomei, Parisi, Turati, Altobelli, Liotti, Spinelli, Palermo, Mazzocchi, Catania, De Silvestro, Scardina.
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