In Venezuela continuano gli scontri fra le opposte fazioni, il Presidente Guaidò promette di compiere contro gli oppositori del suo regime, una serie di purghe sia in ambito militare che politico.
Il leader oppositore venezuelano Leopoldo López, dopo essere stato scarcerato da alcuni reparti dell’esercito che si sono ribellati al regime, ha affermato che non ha paura né del carcere, né di Nicolás Maduro.
Nel frattempo ha preferito rifugiarsi nell’ambasciata spagnola a Caracas, affermando di voler rimanere in questa sede nella doppia veste di rifugiato politico e di ‘gradito ospite’.
Gia’ Lopez aveva alloggiato nelle carceri del regime, sottolineando che per lui, i mesi di prigionia trascorsi, erano paragonabili ad un inferno terreno.
Lopez ha poi chiarito il motivo per cui ha preferito rifugiarsi nell’ambasciata spagnola, e di non essere tornato a casa propria, perché lo avrebbero sicuramente riportato nel carcere militare di Ramo Verde.
In quell’inferno i suoi carcerieri avrebbero sicuramente portata a temine “un’opera” rimasta incompiuta.
López ha infine sostenuto che : L’insurrezione guidata da lui e da Juan Guaidò, l’autoproclamato Presidente ad interim, ha causato “una frattura nel regime”.
La Spagna ha reso noto che non consegnerà Lopez alla Giustizia venezuelana.
Ieri un tribunale di Caracas ha spiccato un ordine di cattura nei confronti di López per aver violato gli arresti domiciliari.
Cosa accadra’ adesso a Guaido’, nei giorni scorsi si era tenuta una riunione segreta, in cui si dava la possibilita’ di avere un foglio di via obbligatorio difficilmente Guaido’ accettera’ questo salvacondotto.
Il Presidente Maduro si e’ reso disponibile a questa soluzione prospettata dal Messico e dall’Uruguay.
Fra qualche giorno si incontreranno i massimi vertici della diplomazia americana e russa, solo allora si potra’ delineare un quadro piu’ approfondito della situazione venezuelana.
Nel frattempo :
Nel Paese regna il caos piu’ completo, mancano i generi di prima necessita’, benzina e medicinali scarseggiano, nonostante cio’, ancora una volta migliaia di persone sono scese in piazza nelle principali Citta’ venezuelane per protestare contro il regime di Maduro.
In questi giorni si sono registrati 4 morti, due adolescenti di 14 e 16 anni, una ragazza di 27, un giovane di 24, qualche migliaio di feriti e centinaia di arresti.
La polizia ha fatto uso di lacrimogeni, getti d’acqua e proiettili di gomma, questi ultimi sparati ad altezza d’uomo, hanno causato il ferimento di decine di dimostranti.
Purtroppo siamo ancora all’inizio, se la situazione dovesse precipitare, potrebbe sfociare in un vero e proprio bagno di sangue.
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