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Vegas e le banche salvate “risparmiatori consapevoli dei rischi”

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Secondo il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, i prospetti informativi rimangono comunque troppo lunghi e complessi. E sui titoli di Stato “da tetto possibili turbolenze mercato”

Milano – Nella vicenda del collocamento delle obbligazioni subordinate delle quattro banche fallite (Etruria, Marche, Chieti e Ferrara) sono state rispettate le regole di trasparenza previste ed è stata data “massima evidenza” a tutti i fattori di rischio. Lo sottolinea il presidente della Consob, Giuseppe Vegas. “I prospetti e i supplementi informativi che accompagnavano le emissioni delle obbligazioni subordinate delle quattro banche erano stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme sul prospetto informativo – afferma – i prospetti in questione hanno dato massima evidenza a tutti i fattori di rischio connessi alla complessità degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche. Essi specificavano che l’investitore avrebbe potuto perdere l’intero capitale investito in caso di liquidazione o di procedure concorsuali”.

Sulla questione, aggiunge, “sono in corso accertamenti da parte dell’istituto e dell’autorita’ giudiziaria in ordine al rispetto delle regole di condotta nel collocamento di questi prodotti alla clientela retail. Le vicende relative alla liquidazione delle quattro banche non mettono in discussione la validita’ di fondo dei modelli di vigilanza sulla prestazione dei servizi d’investimento”: Vegas ha ripercorso le tappe della vicenda e ricordato le cifre. “Erano banche da tempo in crisi, tre erano sottoposte a procedure di amministrazione straordinaria da oltre due anni, una dall’inizio del 2015. In tale lasso temporale non hanno effettuato collocamenti di strumenti finanziari presso il pubblico”. Quanto alle obbligazioni subordinate, quelle in circolazione erano pari a poco piu’ di un miliardo di euro, di cui circa il 70% emesso prima del 2008. L’ultima emissione destinata ai clienti al dettaglio e’ avvenuta nell’ottobre 2013. L’importo in possesso della clientela retail al 30 giugno 2015 era di 374 milioni, pari all’1,17% del totale delle obbligazioni subordinate emesse dalle banche. “Si trattava di titoli sottoscritti in larga parte in un contesto di mercato completamente diverso da quello attuale, non si erano ancor amanifestati gli effetti della crisi finanziaria innescata dalla Lehman Brothers nel 2008”.

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l prospetto informativo relativo agli investimenti finanziari “rimane un documento troppo lungo e complesso per poter essere letto e pienamente compreso dal risparmiatore”. Lo ha affermato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, oggi durante l’annuale Incontro con la comunita’ finanziaria. “Il prospetto – ha riconosciuto – immaginato dal legislatore comunitario come un contenitore che raccogliesse tutt ele informazioni sul prodotto e sul soggetto che lo ha emesso, non si e’ dimostrato un mezzo idoneo a fornire una risposta efficace al bisogno di conoscenza. Un eccesso di informazioni equivale quasi sempre a una carenza di informazioni”. Il prospetto quindi “e’ utile a chi lo redige per prevenire possibili rischi legali” ma rimane “troppo lungo e complesso per il risparmiatore”.

Titoli di Stato – L’introduzione di un tetto all’esposizione in titoli di Stato delle banche comporterebbe “una nuova ondata di turbolenze e instabilità sul mercato dei titoli pubblici”. Lo ha affermato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nell’Incontro con la comunita’ finanziaria. Questa limtazione, ha detto “in astratto potrebbe avere l’effetto positivo di dare maggiore efficacia alla politica monetaria. Tuttavia in assenza di livelli di patrmonializzazione del settore adeguatamente superiore a quelli minimi regolamentari avrebbe l’effetto di avvantaggiare gli Stati con rating più elevati e costringere le banche a ridurre bruscamente e in maniera disordinata l’esposizione in titoli di Stato con rating peggiori”. Dalla turbolenza sui mercati ne deriverebbe un aumento dei tassi “che avrebbe effetti negativi sulla sostenibilita’ del debito pubblico”.

Mercati – La Consob e’ in campo per diminuire il potenziale impatto negativo delle operazioni di high frequency trading, gli scambi ultraveloci di Borsa determinati dagli algoritmi, che oggi rappresentano oltre un quarto delle transazioni. In questa situazione, avverte “l’impatto di ogni notizia viene ingigantito, transazioni di modesto ammontare possono avere ripercussioni elevate sulle variazioni dei corsi, generando contnue sospensioni automatiche che disorientano gli investitori e risultano sempre meno efficaci nel calmierare gli eccessi di volatilita’”. A questo proposito Consob ha avviato un confronto con gli operatori per anticipare alcune misure previste dalla direttiva Mifid II, per ridurre il piu’ possibile l’effetto di comportamenti di mercato che non consentono la corretta formazione dei prezzi degli strumenti finanziari”.

La Consob avvia da oggi consultazioni con il mercato finanziario sulla possibile adozione di nuove raccomandazioni a favore della trasparenza e della protezione degli investitori. Lo ha affermato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, oggi nell’Incontro annuale. Un primo documento riguarda linee guida per definire e standardizzare i contenuti delle avvertenze per l’investitore. Un’altra raccomandazione contiene principi guida relativi alle informazioni da fornire nella distribuzione di prodotti finanziari, per fornire ‘l’informazione chiave’, con l’adozione di una scheda prodotto sintetica. Infine si avvia una consultazione riguardante la distribuzione degli strumenti finanziaria attraverso la quotazione diretta su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione anziche il tradizionale collocamento presso gli sportelli.

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