La Val D’Aosta è balzata agli onori della cronaca giudiziaria, il Presidente della Regione si è dimesso, 2 Assessori ed un consigliere comunale, sarebbero in procinto di lasciare i loro incarichi. Secondo le accuse dei Magistrati inquirenti, sarebbero stati eletti con il supporto di voti di scambio ricollegabili con la ‘ndrangheta.
Val D’Aosta: Voto Di Scambio Politico Mafioso (Lo Piano – Saintred)
In questi ultimi anni sembra che si stia andando a rafforzare il connubio fra malavita e Istituzioni, lo scandalo che sta investendo in questi giorni la Val D’Aosta ne è la riprova.
Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, si e’ dimesso dall’incarico dopo aver ricevuto dalla DDA un avviso di garanzia per alcuni reati connessi alla sua elezione politica, avvenuta alle regionali nel 2018.
I reati contestati :
Non sono di poco conto, quando si parla di voti di scambio collegati alla mafia, è un reato grave, punibile con diversi anni di reclusione, sempre che il castello accusatorio della Magistratura inquirente dovesse restare in piedi durante tutto il corso del giudizio penale.
Terremoto politico :
In questo contesto altri 2 Assessori della stessa Giunta hanno dichiarato che si dimetteranno, parliamo di Laurent Viérin (turismo e beni culturali) e Stefano Borrello (opere pubbliche). Il consigliere Luca Bianchi, invece, lascerà l’incarico di presidente di commissione e di capogruppo dell’Union Valdotaine.
Essere eletti con i voti della ‘ndrangheta, è nocivo per tutta la Comunità, visto che in un secondo tempo si dovrà pagare con favoritismi vari, il “giusto” prezzo per l’aiuto ricevuto.
Quando ci sono in ballo :
- Appalti
- Assunzioni
- Aiuti Finanziari
- Grosse Commesse
- Cambio di destinazione d’uso di terreni
- Possibili aiuti dalla UE
Sicuramente a breve saranno indette nuove elezioni: la Val D’Aosta, ha bisogno di respirare un’aria nuova anche se la natura, per il clima esistente e le bellezze naturali, non è stata per nulla parca.
Una sola domanda :
In ogni parte d’Italia, in tanti piccoli paesini, centri medi e grosse Città, quando si tratta di elezioni, la mafia continua ad avere il suo peso politico, prova ne è che, sono state tante le giunte comunali e regionali ad essere state “sciolte” dalla Magistratura in questi ultimi anni.
Morale della favola :
Ci vorranno decenni perché questo malaffare politico-istituzionale abbia termine, se poi, la mafia “dovesse” essersi infiltrata in ogni settore delle nostre Istituzioni, allora potremmo parlare di Secoli.
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