Mostra d’Oltremare vs Ippodromo di Agnano: sono queste le proposte “finaliste” che si contenderanno il Villaggio degli Atleti in vista delle Universiadi Napoli 2019
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ostra d’Oltremare o Ippodromo di Agnano: solo una delle due sarà la prescelta del comitato esecutivo della Fisu, nella riunione prevista il prossimo 15 giugno a Kazan, in Russia, a indicare dove dovrà essere posto il villaggio atleti delle Universiadi 2019 a Napoli.
Lo ha spiegat il segretario generale della Fisu Erik Saintrond durante la riunione esecutiva che si è svolta oggi a Napoli, alla Mostra d’Oltremare.
Alla riunione, , riferisce il Mattino, hanno partecipato tra gli altri il commissario Luisa Latella, l’amministratore delegato di Coni Servizi Alberto Miglietta, il consigliere del commissario Raffaele Pagnozzi, i responsabili Fisu con, oltre Saintrond, anche il direttore generale per le Universiadi Marc Vandenplas, il presidente del Cusi Lorenzo Lentini e gli staff di Fisu, Aru e Coni Servizi. La riunione ha toccato diversi aspetti ma è poi giunta alla presentazione dei progetti esecutivi per la realizzazione del Villaggio di Napoli.
Secondo quanto si apprende, il presidente della Mostra d’Oltremare Donatella Chiodo e il consigliere delegato Giuseppe Oliviero hanno presentato un progetto che prevede la collocazione in aree cementificate, senza impatto per l’area architettonica e arborea, di 2561 celle abitative a uno e due piani, per un totale di 6825 posti letto, tutti singoli. Ogni atleta avrà tra i 7 e 8 metri quadrati personali di spazio secondo gli standard Fisu. Nella presentazione è stato illustrato anche lo schema idrico e fognario e lo schema elettrico.
Per quanto concerne la soluzione dell’Ippodromo di Agnano, l’architetto Pasquale Manduca della Regione Campania ha illustrato il progetto che prevede 4.000 posti letto sulle navi attraccate in porto, circa 3000 posti letto nell’ippodromo di Agnano e 600 posti letto in due alberghi, uno nel Comune di Pozzuoli e uno nel quartiere napoletano di Fuorigrotta.
Tra i nodi su cui la commissione ha posto domande c’è la proprietà della struttura, che è del Comune di Napoli ma è in gestione alla società privata Ippodromi Partenopei la cui convenzione scade a marzo.
Nel progetto è specificato che fogne, i servizi elettrici e i servizi alle unità abitative vanno realizzate ex novo, inoltre la superficie è in erba e quindi bisognerà costruire una piattaforma da 96.000 metri quadrati nell’area adiacente al parcheggio per le unità abitative. Per i servizi comuni sono stati destinati 2.500 metri quadri.
“Abbiamo attribuito – ha commentato Erik Saintrond – le Universiadi a Napoli in base a un dossier di candidatura che prevedeva tre cluster per gli atleti: l’ex area Nato di Bagnoli, Salerno e Caserta. Non vogliamo modificare questo tipo di impostazione e la suddivisione del polo di Napoli in quattro aree è poco realistica, anche perché non possiamo essere certi che tra navi, Agnano e i due alberghi ci sia lo stesso standard per tutti gli atleti. Recentemente, inoltre, abbiamo firmato con il Cio un protocollo di intesa sull’agenda 2020 del Cio per ridurre i costi dei comitati organizzatori. Tra i capisaldi dell’agenda 2020 c’è il controllo del budget e la legacy”.
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