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Unioni civili, M5s: “Votiamo il ddl solo se non impoverito”

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Tensioni in Senato dopo le voci di contatti tra grillini e Vaticano. Alfano: “Non minaccio crisi, ma traumatico voto dei dem con M5s”

ROMA – “Siamo tutti compatti a favore del ddl Cirinnà ma sia ben chiaro che impoverito non lo votiamo”. E’ l’avviso del senatore M5S Alberto Airola al Pd in merito al voto al Senato del provvedimento sulle unioni civili. “Zanda fa pressioni su di noi – aggiunge – evidentemente hanno grossi problemi al loro interno”. “Non si può scendere oltre un minimo livello di garanzie dei diritti – conclude – tra di noi del M5S abbiamo chiarito le questioni e non ci sono sorprese. E si capisce dal fatto che non abbiamo emendato il testo”. Ma in aula, a Palazzo Madama, il clima è di tensione all’indomani del primo banco di prova, superato, sul ddl unioni civili. Nervi tesi tra Pd e 5 Stelle anche per ‘colpa’ di un retroscena apparso oggi sulla Stampa in cui si parla di contatti tra i vertici grillini e il Vaticano. Ma è già da ieri, dopo la bocciatura delle pregiudiziali di costituzionalità, che tra le file del Pd è iniziato ad insinuarsi qualche dubbio sulla ‘tenuta’ dei 5 Stelle, in vista soprattutto dei primi voti segreti. C’è infatti tra i dem a palazzo Madama, viene spiegato, chi è convinto che i pentastellati, nel segreto dell’urna, possano tentare lo sgambetto e ‘impallinare’ il ddl Cirinnà. La stessa prima firmataria del provvedimento, questa mattina, a margine dei lavori dell’Aula, ha ironizzato bonariamente con il senatore grillino Alberto Airola, chiedendo conto dei presunti contatti con il Vaticano. Ma Airola non l’ha affatto presa bene: “Mi sono rotto i c….”, ha esordito in un corridoio adiacente al Transatlantico. “I problemi li avete voi e risolveteveli voi…”, ha aggiunto Airola rivolgendosi con un tono alto della voce alla senatrice dem Cirinnà e rigettando al mittente l’insinuazione che i 5 Stelle possano non votare compatti il ddl. La senatrice Cirinnà, a quel punto, ha preso da parte il collega 5 Stelle per un rapido chiarimento. Bocche cucite al termine del ‘turbolento’ botta e risposta. Ma fonti Pd riferiscono che già da questa mattina sono stati avviati contatti con i 5 Stelle, per definire la linea da tenere sugli emendamenti e sulle votazioni segrete. Una sorta di conferma di garanzia, spiegano fonti dem, anche alla luce dei numeri di ieri sulle pregiudiziali, giudicati dal Pd non così tranquilli da mettere in sicurezza l’intero ddl. Contatti, viene infine spiegato, che continueranno nella giornata di oggi.

Intanto segnali di nervosismo arrivano intanto dal leader Ncd e ministro dell’Interno, Angelino Alfano: “Se Pd e M5S voteranno insieme il provvedimento sulle unioni civili sarà un fatto grave, negativo e traumatico”, ha detto all’Aria che tira, su La7. “Se Renzi se lo risparmia fa il bene dell’Italia”. Una minaccia al governo? “Noi non minacciamo crisi – risponde – non credo sarebbe una mossa intelligente. Quando ci sono argomenti che investono la coscienza il Governo farebbe un errore ad intervenire”.

Il presidente dei senatori dem, Luigi Zanda, ha contattato i capigruppo di maggioranza e opposizione per cercare di trovare, sul ddl Cirinnà, una sorta di ‘intesa’ almeno sulla gestione d’aula alla luce della delicatezza della legge. Proprio per confrontarsi ci sarà una riunione informale, al gruppo del pd, prima della ripresa dell’aula. Irritata la risposta Cinque Stelle: “Se Zanda convoca delle riunioni ha evidentemente dei problemi, ma in maggioranza. Ancora non so se andrò alla riunione organizzata dal pd”, ha detto Airola.

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