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Adnkronos) – “Il governo non sta tutelando il settore industriale italiano nella giusta direzione, perché non lo sta collocando in una logica di investimenti europei: bisogna tornare a una grande politica industriale a livello europeo che sia supportata da investimenti e politiche a sostegno delle piccole e medie imprese e della grande azienda italiana.Il tutto in un grande panorama di maggiore competitività interna e maggiore concorrenza a livello di mercato globale”.
Queste le parole Daniela Rondinelli, eurodeputato Pd, durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee, con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell’evento. “Il governo Meloni sta attuando misure che contengono l’industria troppo nei confini italiani, con un provincialismo che non fa bene per lo sviluppo della nostra economia e per le nostre aziende, che rappresentano un’eccellenza nel mondo”.Per Rondinelli, “le aziende italiane si vogliono misurare con transizione ecologica e digitale, che vengono viste non solo come volano per lo sviluppo ma anche come fattore di competitività. È fondamentale riportare nell’agenda europea un piano per le industrie europee.
Ma dobbiamo farlo superando i fattori di dumping che ancora mettono in concorrenza sleale le imprese nel mercato unico europeo”, aggiunge Rondinelli, che entra nel merito: “Penso al costo del lavoro e alle diverse discipline fiscali: dobbiamo arrivare verso l’unione europea della fiscalità comune.Tutte le politiche industriali dovranno essere sostenute da un bilancio comunitario che non può essere più limitato all’1%.
Abbiamo bisogno di ragionare su nuove risorse sui mercati finanziari, sul modello nel Next generation Eu, per finanziare davvero un bilancio continentale che possa sostenere la politica industriale europea”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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