L’insegnante alla nipotina di Musumeci “tuo nonno ha preso i voti dai mafiosi”. Il fatto raccontato dallo stesso Presidente della Regione siciliana.
Preliminarmente si esprime tutta la solidarietà al nonno, ovverosia al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e soprattutto si manifesta tutta la tenerezza verso una innocente bambina che si vede investita da grandi e per lei anche incomprensibili questioni politico-sociali oltre che indirettamente ferita nella sua emotività dall’improperio verso il proprio nonnino come a doversi sentire inadeguata e vergognarsi per essere la nipotina del Presidente della Regione Sicilia. Tutti aspetti che non dovrebbero accadere in una Nazione civile e tanto più in una scuola. È stata anche quasi come una aberrante trasversale ritorsione politico-ideologica verso una alunna. Ci si domanda pertanto se non è il caso che si attivi immediatamente per le valutazioni del caso il Ministero della Pubblica Istruzione inviando propri ispettori e la dirigenza dell’istituto in cui sarebbe accaduto il grave fatto.
Il fatto:
Parlando a 80 dirigenti scolastici riuniti a Palazzo d’Orleans del ruolo delicato degli insegnanti, il governatore Nello Musumeci ha riferito un “aneddoto”, come lo ha definito lui stesso, che ha riguardato di recente la sua famiglia. “Rivolgendosi alla mia nipotina, una sua insegnante le ha chiesto se sapesse chi fosse suo nonno; lei ha risposto che il nonno è il papà di suo padre ma l’insegnate ha aggiunto: ‘tuo nonno ha preso i voti dei mafiosi'”.
Musumeci ha ricordato di vivere sotto scorta da 15 anni, quindi ha proseguito il racconto: “Mia nipote ha riferito l’accaduto a mio figlio che me ne ha parlato; il primo istinto è stato quello di chiamare il preside il giorno seguente, poi ho pensato che io sono il presidente della Regione, quindi ho inghiottito il boccone amaro e ho detto a mia nipote di stare tranquilla e che quell’insegnante, comunque la pensasse, deve meritare rispetto da parte sua”.
A
dduso Sebastiano
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