La Polizia di Stato di Palermo ha rinvenuto un taser americano da 250mila volt in casa di un pregiudicato del quartiere Zen2.
La Polizia di Stato di Palermo, al culmine di una articolata attività investigativa, ha deferito per porto abusivo di armi e materie esplodenti un 28enne palermitano del quartiere “Z.E.N. 2”, già tratto in arresto e condannato per spaccio di stupefacenti, annovera innumerevoli precedenti tra i quali furto, spaccio di stupefacenti, guida senza patente, violenza, minaccia, evasione e resistenza.
Nella circostanza, sottoposto a perquisizione locale e domiciliare su delega dell’Autorità Giudiziaria, il palermitano è stato trovato in possesso di una vera e propria pistola elettrica del tutto analoga a quella in uso alle Forze dell’Ordine americane *, armi potenzialmente letali sebbene siano classificate e definite convenzionalmente “dissuasori elettrici per difesa personale”.
L’arma, sottoposta a sequestro, è stata rinvenuta dotata di 2 cartucce con elettrodi a carica esplosiva in grado di esplodere due cavi a circa 5 metri di distanza capaci di immobilizzare una persona e cagionarne potenzialmente anche il decesso.
L’arma si è presentata dotata di una batteria ad alta densità di energia idonea a produrre fino a 250mila volt. Si tratterebbe di una pistola elettrica Taser nera, con puntatore laser facilmente reperibile in alcune piattaforme e-commerce malgrado la loro vendita nel nostro paese sia rigorosamente vietata.
Il ventottenne, pregiudicato palermitano, sebbene all’atto del rinvenimento dell’arma ne abbia rivendicato la detenzione, non ha saputo fornire elementi utili relativi alla sua provenienza e alle modalità con cui se la sarebbe procurata.
Sono in corso indagini tese a verificare quali siti di e-commerce commercializzano questa c.d. “super-pistola elettrica”, di cui singoli malviventi o gruppi criminali organizzati verrebbero in possesso agevolmente tramite poche centinaia di euro.
* Il Taser americano: È una pistola che “spara” scariche elettriche per immobilizzare i malintenzionati. È impiegata da qualche anno dalle polizie di molti Paesi del mondo (Usa, Regno Unito, Francia e un altro centinaio) e da settembre 2018 è sperimentata anche in 11 città italiane: tra qualche mese dovrebbero averlo in dotazione gli agenti di pubblica sicurezza in tutto il nostro Paese. Il nome deriva dal titolo di un romanzo americano per ragazzi (Tom Swift and his electric rifle, 1911), il cui protagonista, in un viaggio in Africa, inventa un fucile elettrico per difendersi da cannibali e animali selvatici. Il taser interagisce con il sistema nervoso della “vittima”, provocando una temporanea paralisi muscolare: è usato dagli agenti di polizia in quelle situazioni di pericolo (per esempio, in caso di resistenza armata durante un arresto) dove l’uso delle armi tradizionali è ritenuto eccessivo; oppure da privati cittadini per la propria difesa.
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