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tamattina intorno alle ore 7,39 c’è stato un quadruplo omicidio, ucciso il fratello, la cognata e i due nipoti minorenni, poi l’uccisore si è allontanato per spararsi alla testa, è poi morto in ospedale
Stamattina 26 gennaio 2022 alle ore 07.30 circa a Licata (AG) in contrada Safarello si è verificato un quadruplice omicidio.
TARDINO Angelo classe 1974, dopo essersi recato a casa del fratello TARDINO Diego, classe 1977 e utilizzando una pistola Beretta cal. 9×21, lo uccideva insieme alla cognata BALLACCHINO Alexandra Angela classe 1982 ed ai nipoti T.A. classe 2007 e T.V. classe 2010, per poi allontanarsi in via Mauro De Mauro ove tentava il suicidio esplodendosi 2 colpi alla tempia con una pistola a tamburo marca Bernardelli.
L’uomo infatti, dopo aver ucciso i suoi parenti avrebbe chiamato la moglie per confessarle l’accaduto e poi aveva deciso di costituirsi ma, mentre era al telefono con i carabinieri ha cambiato idea e si è sparato un colpo di pistola in testa.
Ritrovato agonizzante pochi istanti dopo dai Carabinieri che erano già sulle tracce, dopo averlo prima intrattenuto al telefono, veniva immediatamente soccorso e trasportato in elisoccorso presso l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Una volta conclusa la tac i medici aspettavano il risultato del tampone per verificare se l’uomo era affetto da Covid-19, invece, poco prima dell’arrivo dell’esito, intorno alle 12.34, Tardino è deceduto. I medici non hanno fatto in tempo a condurlo nel reparto di rianimazione.
LE INDAGINI
Sopralluogo a cura della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento che procede unitamente alla Compagnia di Licata (AG).
Sul posto sono intervenuti il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Vittorio Stingo, il Sost. Proc. dr.ssa Paola Vetro ed il medico legale.
Salme poste sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di autopsia. Le indagini sono coordinate dal Procuratore di Agrigento Dr. Luigi Patronaggio e dal Sost. Proc. d.ssa Paola Vetro.
Sembra dai primi accertamenti che alla base di questo folle gesto vi fossero dei dissapori per dei terreni e e un pozzo tra i due fratelli che prima abitavano nello stesso palazzo ma litigavano in continuazione per la divisione di queste proprietà agricole, tanto che la moglie del fratello ucciso aveva deciso di andare a vivere in campagna, pur di non avere nulla a che fare con il cognato.
Durante la discussione di stamattina con il fratello, l’uomo avrebbe estratto le pistole uccidendo i 4 familiari: Diego Tardino il fratello, la cognata Alexandra e i due nipoti di 11 e 15 anni, Alessia e Vincenzo.
L’uccisore aveva in casa un fucile da caccia e tre pistole e le armi erano tutte a norma di legge, regolate dal porto d’armi. L’uomo aveva ottenuto la licenza.
Il paese di Licata è sgomento e l’Amministrazione comunale dichiarerà il lutto cittadino per i funerali delle vittime dell’efferato omicidio, soprattutto per i due adolescenti coinvolti nella tragedia.
(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)
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