Il 2 – 2 scaturito all’Adriatico va considerato un risultato positivo, ma certe considerazioni vanno sottolineate.
A
lzi la mano chi, a Pescara, non avrebbe messo la firma per un risultato di parità, all’esordio nella massima serie, dopo 3 stagioni di purgatorio in B, del Delfino contro il Napoli. Noi siamo convinti tutti. Oddo compreso, sebbene alla vigilia del match fosse di avviso diverso. Vedendo e rivedendo il film del match, l’analisi della gara si può dividere in due parti. Nel primo tempo, si è visto un Napoli stanco per i carichi di lavoro del duro pre-campionato, poco attento e lucido, soprattutto in fase di finalizzazione, che ha subito senza colpo ferire le due uniche fiammate della squadra di Oddo, sicuramente più incisiva nella prima parte di gara, griffate Benali e Caprari. I partenopei, inoltre, devono adattare ancora il loro modulo offensivo, orfano della partenza di Higuain.
Nella seconda frazione, trascinati dal diavolo rosso, Mertens, entrato al posto di un Insigne non particolarmente ispirato, gli azzurri sono riusciti a trovare le giuste geometrie in campo, e, complice anche un Pescara decisamente affaticato per i tanti km percorsi nella prima frazione, segno di una preparazione atletica non ottimale, gli azzurri sono diventati padroni assoluti del campo, riuscendo a raggiungere meritatamente sul 2 – 2 la formazione abruzzese, e avrebbero potuto siglare anche la rete del sorpasso,se l’addizionale Rocchi, non avesse segnalato all’arbitro Giacomelli un presunto fallo sul portiere Bizzarri, dopo che l’arbitro di Trieste aveva concesso un nettissimo penalty per un atterramento di Zuparic su Zielinski. Ma le proteste del Napoli non finiscono qui: dopo pochi minuti, Mertens viene atterrato dal portiere del Pescara, Bizzarri, parso in ritardo sulla palla. Anche in questo caso, niente rigore per il Napoli. Altra situazione che suscita perplessità. A nulla vale il forcing finale del Napoli, che ha provato a mettere alle corde un Pescara che aveva finito la benzina da almeno mezz’ora. A conti fatti, un punto che accontenta entrambi: il Pescara, che ha evitato di esordire con una sconfitta, e che ha guadagnato un punto contro una “big”, ed il Napoli, che ha pagato lo scotto della sua “falsa partenza” nel primo tempo. Discutibile la gestione della gara da parte dell’addizionale Rocchi, che ha visto il presunto fallo di Albiol su Bizzarri nell’occasione del rigore prima concesso e poi negato ai campani, ma che non ha saputo consigliare per il meglio, almeno secondo il nostro avviso, l’incerto direttore di gara Giacomelli, in occasione del fallo di Bizzarri su Mertens. Alla vigilia, qualcuno a Pescara temeva per l’arbitraggio: con il senno di poi, se c’è qualcuno che ha da presentare delle rimostranze in tal senso, è proprio il Napoli. Ma tant’è.
Domenica il Pescara sarà ospite della matricola terribile Sassuolo, in uno scontro che si prevede emozionante e che dirà qual è il vero valore di questa squadra, mentre il Napoli se la vedrà contro il Milan. Ci auguriamo per i partenopei, con un arbitraggio all’altezza della situazione.
Una nota a margine, ma proprio a margine, la vogliamo dedicare ai nostri colleghi giornalisti locali, i quali, sicuramente, quest’anno racconteranno le vicende del Pescara in maniera obbiettiva e veritiera, e non come potrebbe fare comodo a chi si trova nella stanza dei bottoni. Almeno, questo è il nostro augurio…
CHRISTIAN BARISANI
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