Quello che è successo ieri sera, ha dell’incredibile: Gianmarco Fiory, attuale secondo portiere del Lumezzane e ex della Juve Stabia di Pancaro, dopo l’allenamento è stato arrestato per stalking.
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a reazione dei parenti dell’ex portiere della Juve Stabia alla notizia dell’accusa di stalking è stata soprattutto di stupore perché Gianmarco, secondo quando raccontato dalla famiglia, non era mai stato un ragazzo violento. Figlio di una “buona” famiglia di Capri che abita da sempre nel cuore dell’isola, a due passi dalla piazzetta, Gianmarco è stato sempre disponibile e cordiale con tutti.
La notifica gli è arrivata al termine dell’allenamento al campo di allenamento “Rossaghe” da parte della squadra mobile di Pavia.
Le forze dell’ordine si sono presentate, prelevando il giocatore per portarlo agli arresti domiciliari a Capri.
È questo l’epilogo di una vicenda che aveva vissuto la penultima puntata a fine ottobre, quando all’estremo difensore cresciuto tra il settore giovanile del Sorrento e quello della Juventus, il Gip del Tribunale di Pavia aveva imposto il divieto assoluto di avvicinarsi all’ex fidanzata, una modella 26enne conosciuta quando giocava nel Pavia, dopo la rescissione del contratto con la Juve Stabia nel gennaio del 2015. Terminata l’esperienza a Pavia il portiere si era trasferito al Lumezzane.
I due ragazzi erano stati fidanzati due anni, poi lei aveva deciso di troncare il rapporto non volendo più condividere la propria vita con Gianmarco, che però non aveva accettato questa decisione provando a recuperare con “ogni mezzo” il rapporto sentimentale.
L’ex fidanzata impaurita da questo atteggiamento lo aveva denunciato per molestie, a seguito di messaggi, telefonate e altre attenzioni particolari non gradite. Si parla anche di un tentativo di bloccarla davanti a un supermercato per costringerla a parlare della loro situazione.
Evidentemente, nonostante fosse sotto osservazione, il portiere non ha cambiato il proprio comportamento, costringendo le autorità a intervenire.
Questo il comunicato ufficiale della società bresciana di lega pro:
“La società AC Lumezzane nel prendere atto della restrizione al vincolo dell’obbligo dei domiciliari del proprio tesserato evidenzia come l’episodio si riferisca alla sfera personale del giocatore ed esuli da aspetti professionali e sportivi.
L’AC Lumezzane, inoltre, segnala che i dettagli dell’accaduto non sono, allo stato, conosciuti nella loro interezza. La scrivente società confida altresì che l’attività degli inquirenti possa chiarire le responsabilità del tesserato anche a tutela delle persone offese del reato. La società auspica infine un rapido accertamento dei contorni della vicenda e si riserva di assumere ogni eventuale ed opportuno provvedimento nei confronti del tesserato stesso.”