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Un Diawara per il futuro: quella volta che…

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Amadou Diawara è il nuovo nome per il centrocampo in casa Napoli, visite mediche già svolte. Il diciannovenne guineano approda per la prima volta nella sua carriera in una big, c’è sgomento per vedere il suo esordio negli schemi di Maurizio Sarri. Arrivato dal Bologna per un affare che si aggira intorno ai 15 milioni di euro, può essere lui l’uomo chiave, soprattutto per il futuro data la sua giovane età.

I

l mediano recupera palloni capace di innescare pericolose manovre d’attacco con i suoi passaggi illuminanti, è il nome adatto per far rifiatare il centrocampo in vista anche degli impegni di Champions League. Se schierato davanti alla difesa, sono assicurate prestazioni di alto livello, è stato un elemento indispensabile per la salvezza dei rossoblu nella passata stagione. Una volta rodato negli schemi partenopei sarà in grado di mettere subbuglio nelle gerarchie, ma ripercorriamo i suoi passi fin quì.

A soli 17 anni Diawara viene ingaggiato dal San Marino, club militante in Lega Pro, dove colleziona 15 presenze. Il 23 giugno 2015 passa al Bologna a titolo definitivo. Inizialmente inserito in primavera, il mediano che dice di ispirarsi a Yaya Toure, non ci mette tanto a farsi notare da Delio Rossi prima e Roberto Donadoni poi che lo portano in prima squadra e schierano titolare. Esordisce in Coppa Italia nella sconfitta contro il Pavia. Il debutto in Serie A arriva una settimana più tardi, quando subentra all’infortinato Crisetig nella partita con la Lazio. Totalizza 35 presenze senza mai andare a segno, ma comunque riuscendo ad essere un protagonista della salvezza degli emiliani.

Diawara abbina grandi doti atletiche a una buona tecnica di base e questo gli permette di poter ricoprire più ruoli a centrocampo. È molto bravo nel recuperare palloni in mezzo al campo e fermare gli avversari nell’uno contro uno sfruttando la sua forza, riesce anche ad esprimersi ottimamente nella costruzione del gioco, facilitato essendo ambidestro, ha buona buona visione di gioco e senso tattico. Il classe 97 può ancora migliorare molto, in particolare negli inserimenti offensivi e la fase di attacco, provvederà sicuramente Maurizio Sarri e tempo qualche mese ci troveremo davanti ad un giocatore che saprà deliziarci con le sue giocate.

a cura di Andrea Bosco

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