Ue, nuove spese per emergenza terremoto fuori dal deficit? La commissione valuterà se e quando riceverà “dettagli pieni dalle autorità italiane”
L
e spese a cui l’Italia farà fronte a seguito del nuovo terremoto che ha colpito il Centro Italia “saranno considerate se e quando riceveremo dettagli pieni dalle autorità italiane”. Lo spiega Annika Breidthardt, portavoce del commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, a proposito della possibilità che i 40 milioni stanziati dal Consiglio dei ministri siano inseriti da Bruxelles tra le spese da scorporare ai fini del conteggio del rapporto deficit/Pil.
“Secondo le regole europee – spiega – i costi legati alle emergenze di breve periodo in risposta a grandi catastrofi naturali importanti possono essere considerati costi eccezionali e di conseguenza esclusi dal calcolo dello sforzo fiscale strutturale di uno Stato durante la valutazione del rispetto delle regole del Patto di stabilità e crescita.”
“Per esempio -aggiunge -, nel caso dell’Italia, i costi di emergenza collegati ai terremoti in Abruzzo e in Emilia, saranno valutati così come altri disastri naturali che sono stati presi in considerazione in passato.”
“Comunque – conclude – non faremo ipotesi su questo ora. I costi che rispetteranno questi criteri saranno considerati se e quando riceveremo dettagli completi dalle autorità italiane”.
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