(
Adnkronos) – “Gbc Italia è a disposizione del Governo con i propri contenuti tecnici.Si parla di un costo di 275 miliardi di euro per l’operazione, una spesa che oscillerà tra i 20 e i 55 mila euro a famiglia.
Ecco perché bisogna partire immediatamente in maniera concreta, predisporre un recepimento tenendo presente le peculiarità del nostro territorio, come il rispetto dei requisiti di resilienza e quindi di risposta sismica dell’edificio che, purtroppo, questa direttiva non prende in considerazione”.Lo ha detto Fabrizio Capaccioli, presidente del Green building council Italia, a margine del 3° Summit nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum a Gaeta. “Alla base della Direttiva Epbd4 il principio dell’ Energy efficiency first – sottolinea Capaccioli – entro il 2030 la prima tappa di riduzione dei consumi del 16% e del 20-22% entro il 2035.
La direttiva pone una restrizione chiave: la maggior parte delle ristrutturazioni dovrà coinvolgere il 43% degli edifici meno efficienti.Questo significa che gli obiettivi non potranno essere raggiunti solo attraverso la costruzione di nuovi edifici; in Italia, particolare attenzione sarà data alle ristrutturazioni di cinque milioni di edifici esistenti.
Ora resta l’approdo sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.Sarà responsabilità dei singoli Paesi fissare le strategie e le azioni necessarie per raggiungere tali traguardi attraverso i loro piani”. L’approvazione della direttiva ‘case green’ da parte dell’Ue “rappresenta un passo significativo verso l’obiettivo comune di un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050.
Tuttavia – fa notare Capaccioli – è importante considerare con attenzione le implicazioni e le sfide che questa direttiva potrebbe comportare per l’Italia. È necessario adottare un approccio equilibrato e pragmatico nell’implementazione di queste nuove norme, garantendo una transizione graduale e sostenibile verso un ambiente edilizio a basse emissioni di carbonio”.Gbc Italia “si impegna a lavorare in collaborazione con le istituzioni per trovare soluzioni che concilino l’obiettivo di riduzione delle emissioni con le esigenze e le peculiarità del contesto italiano, a partire dal tema della resilienza degli edifici.
La direttiva – conclude – non affronta specificamente l’aspetto sismico delle costruzioni.Per l’Italia e per altre regioni sismiche, questa è una questione di vitale importanza, per garantire la sicurezza delle persone e la protezione degli edifici in caso di eventi sismici”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)