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DITORIALE – Inizia l’anno 2023 e con lui riprende il Campionato di Serie C che vede la Juve Stabia al quarto posto in classifica con 33 punti dopo aver disputato il derby contro la Turris.
La ventunesima giornata ha visto scendere in campo la Turris contro la Juve Stabia, da sempre un derby molto sentito dalle tifoserie alle quali, per l’appunto, è stata negata ancora una volta la partecipazione allo Stadio nel campo avversario.
Tra cori meno incitanti ma molto discriminanti e la sola presenza dei corallini, le vespe hanno affrontato il match con una grinta poco convincente soprattutto nel primo tempo.
Colpa della pausa festiva, del forte sentimento di riscatto, visto che sconfitta fu al girone di andata, o dell’ansia da prestazione, la Juve Stabia ha fatto cilecca!
Ovvero, il match è terminato con un pareggio (1-1), che ha comunque mosso la classifica, ma l’ardore ed il calore da smuovere contro i corallini non è affatto venuto fuori.
D’altro canto, nella Turris Fontana, il nuovo allenatore subentrato, Di Nunzio, Contessa (anche se squalificato) sono ex stabiesi, così come nelle vespe c’è Pandolfi, dalla carriera corallina. Insomma un gioco tra ex che ha ancor di più alimentato la vendetta “calcistica”.
Ma l’amore è una pericolosa malattia che rischia di contagiarci più volte nel corso della nostra esistenza.
Il “Ti amerò per sempre”, il “non ci lasceremo mai” nei sentimenti, ancor di più nel calcio, hanno un valore limitato e definito al tempo in cui si vivono.
Rassegniamoci, pertanto, nella vita, prima o poi, tutti siamo destinati a diventare ex, anche su un campo di calcio!
Turris – Juve Stabia: gli amori inesplosi raccontati in questo editoriale
Partita sofferta ed un punto incassato con perseveranza, ma, nonostante il pareggio, c’è un pizzico di amarezza per le occasioni da gol mancate e non sfruttate al meglio. Inoltre, la Juve Stabia, ha continuato a non cambiare volto.
Il goal arrivato al 5° del secondo tempo è a firma di Marco Caldore, difensore centrale.
Secondo Mister Colucci, poca importa chi riesca a penetrare la rete, i punti sono punti, ma l’attacco delle vespe resta ancorato ad un amore non ancora scoppiato!
Gli amori non vissuti sono costantemente sospesi tra desiderio e paura. Tra fantasia e realtà.
A volte li senti pulsare dentro così forte che sembra siano sul punto di esplodere, per essere gridati al mondo. E invece rimangono silenziosi, immobili, inespressi. Inespresso come il mancato goal proprio dell’ex Pandolfi, che avrebbe fatto di tutto per segnare, per dimostrare che il suo mancato ritorno alla Turris doveva essere amaramente rimpianto!
Gli amori inesplosi, restano impigliati negli incastri della mente e si addormentano tra le pieghe del cuore e dei piedi.
Non si trasformano in parole e in gesti.
Sono prigionieri della paura di sbagliare, di non essere abbastanza.
E Pandolfi è rimasto prigioniero. Con lui anche Zigoni, D’ Agostino, Guarracino.
A recuperare la partita, ed un punto d’oro, ci ha pensato Caldore. Il timore di una prestazione importante, assolutamente indispensabile per quel senso di prevaricazione umana, ha lasciato il posto all’insuccesso.
E allora, ricordiamo le parole della canzone di Lo Stato Sociale, che augura alla sua ex una serie di disgrazie tragicomiche: “Spero che ti possa Tagliare con un foglio Mentre firmi per la casa nuova, Spero ci sia nebbia il giorno della tua festa E il cane dei vicini abbai ogni sera, E tutte le tue amiche facciano l’amore nelle notti in cui non sai dormire”
Agli ex e ai punti persi…