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er la nostra rubrica il Podio e il Contropodio vi parliamo della vittoria della Juve Stabia con la Turris che rappresenta il nono risultato utile consecutivo in altrettante gare.
La Juve Stabia supera la Turris nel derby di Torre del Greco, confermando il primato in classifica in una gara dalle forti emozioni.
Punti Chiave Articolo
Doppio vantaggio per le Vespe grazie a Erradi e Mignanelli, con la squadra di Caneo vicina alla rimonta finale, sventata però da Thiam.
PODIO di Turris – Juve Stabia (1-2)
Medaglia d’oro:
Demba Thiam: il miracolo nel finale di gara non fa quasi più notizia. Per il portiere della Juve Stabia arriva l’ennesima gara magica, in cui il risultato vincente porta la sua firma. Come con il Monopoli, col Brindisi e col Catania, negli ultimi minuti di gioco Thiam scaccia i fantasmi negando a De Felice la rete dagli undici metri.
Una prodezza che si aggiunge agli interventi sempre puntuali mostrati durante la gara di Torre del Greco. Con la sua prestazione annulla, almeno sul tabellino finale, un’ultima parte di gara in cui la Juve Stabia ha rischiato di gettare un successo che pareva un cassaforte con largo anticipo.
Medaglia d’argento:
A Daniele Mignanelli, mancino fatato della Juve Stabia. La grossa lettera C che ha sulla fascia, tanto sta per capitano quanto per cecchino, perché il 19 con il suo sinistro piazza la palla dove vuole. Rientrato dopo il forfait col Catania, Mignanelli cambia posizione rispetto a quella abituale, tornando a fare il quinto di sinistra. Collocazione ideale per scaricare tutti i cavalli del suo motore. La sua posizione non gli impedisce di essere lucido sotto porta per scaricare in rete la palla del doppio vantaggio. Da apprezzare anche il lavoro sporco in fase di non possesso.
Medaglia di bronzo:
A Bilal Erradi, mezz’ala di quantità e qualità riscoperta da Pagliuca. Nel novero dei meriti del tecnico toscano, va giustamente inserito anche il recupero del ragazzo ex Pro Vercelli, tramutato da sicuro partente estivo ad ottima risorsa del centrocampo. Il 33 ha acquisito fiducia in sé stesso, si assume responsabilità palla al piede e trascina la squadra insieme agli altri colleghi della mediana. Da incorniciare la carezza al pallone con cui mette in discesa (ma non troppo) la gara della Juve Stabia, dopo aver seguito con lo sguardo e con la corsa il gran lavoro di Candellone.
CONTROPODIO
Rispetto alle precedenti gare, a Torre del Greco la Juve Stabia ha evidenziato alcuni scricchiolii. Sono situazioni certamente rimediabili, ma che per poco non hanno permesso alla Turris di completare una incredibile rimonta.
Imperfezioni schiettamente ammesse ed anzi rimarcate nel post gara dal sempre lucido Pagliuca, arrivate in apertura ed in chiusura di gara.
Troppo spreconi i gialloblu nelle prime fasi di gioco. Nel primo tempo sono arrivati con facilità estrema alla porta della squadra di casa, trovando però “solo” una rete, quella di Erradi a fronte delle nitide quattro palle gol.
Poco cinismo diventato paura, passando per un pizzico di superficialità, quando il gol di Pugliese ha rotto le certezze della Juve Stabia.
In vantaggio di un gol e di un uomo, gli stabiesi si addormentano. Dopo il gol di Pugliese Le Vespe si sono fatte chiudere nella propria metà campo dalla Turris. Nel finale solo un grande Thiam ha negato la rimonta ai corallini.
Una accenno di fragilità mentale, con la pressione che inevitabilmente aumenta insieme ai punti in classifica, da arginare così che non si ripeta anche quando la squadra dovrà recuperare un risultato, circostanza che potrebbe capitare.
Carenze su cui Pagliuca, come già nell’immediato finale di Torre del Greco, sicuramente lavorerà.