Le sue parole
A ‘Le Vespette’, programma dedicato al settore giovanile della Juve Stabia in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web, è intervenuto il direttore Alberico Turi.
In settimana il direttore Lo Giudice ha fatto visita ai ragazzi:
“Pasquale è venuto a fare visita a noi del settore giovanile. È una cosa normale che il direttore venga a dare un’occhiata”.
Torneo di Viareggio, un vero peccato non aver potuto partecipare:
“L’unica possibilità era quella di fare un girone fuori da Viareggio ma alla fine non è stato possibile. C’è comunque la possibilità di vedere qualche nostro ragazzo nel torneo, spero che ciò avvenga. In questo modo avremo una presenza stabiese al torneo. Se le cose dovessero andare per il verso giusto, conoscerete i nomi”.
La Berretti di mister Panico è davvero molto forte, potrebbe essere equiparata ad una Primavera:
“Il riscontro lo abbiamo avuto nella gara contro la Sarnese. Parliamo di una squadra importante, fare un amichevole con una formazione interregionale e dare del filo da torcere fino all’ ultimo vuol dire molto. Abbiamo perso 2-1 ma gli addetti ai lavori si sono meravigliati di come la squadra fosse ben messa in campo e giocasse bene a calcio”.
L’Under 16 domenica sarà impegnata in un altro test importante, continua il processo di crescita di una squadra che non fa classifica ma diverte tanto:
“Quello che so è il modo in cui giochiamo e come ci impegnamo negli allenamenti. Puntualmente trovo il modo e il tempo di seguire la loro crescita. Mister Macone sta facendo un grande lavoro e in organico ci sono anche diversi elementi di grande caratura”.
Per quanto riguarda i giovanissimi regionali, cosa pensa di Abissinia?
“Un ragazzo che merita un plauso particolare in quanti compie un sacrificio enorme per venire ad allenarsi da Pietrelcina. Non ha eguali, ama il calcio e si è affezionato ai nostri colori. Una cosa bellissima per un settore giovanile, per me è motivo di orgoglio. Ma tutti i 2003, chi per un motivo e chi per un altro, meritano una citazione particolare. Non possiamo non citare Iengo, ragazzo di grande talento che può giocare da esterno alto e da trequartista: baricentro basso che se in giornata sa ubriacare gli avversari. Parlare di De Lucia, Campagnuolo, Minicozzi, Roma e Criscio. Penso che nel giro di poco tempo sentiremo parlare di loro. Alcuni stanno migliorando sul piano della fisicità. Se vogliamo il problema di questa squadra è il fatto di giocare la domenica mattina. È una questione logistica visto che molti di loro provengono dalle zone limitrofe. La domenica si devono alzare presto, pagando lo scotto del sabato sera. Se si gioca di sabato pomeriggio diventa una squadra stellare.
Al Menti nell’ultima gara c’era anche il presidente Andrea De Lucia
“Il presidente De Lucia, quando può, viene a seguire i ragazzi ovunque senza problemi. È una persona speciale per tutto il settore giovanile”.
Parlando dei portieri, c’è tanta qualità:
“Penso che l’apporto di mister Vincenzo Esposito possa dare qualcosa in più dal punto di vista caratteriale. In futuro si potrà lavorare di più sullo specifico”.
E’ sotto gli occhi di tutti quello che sta facendo il settore:
“I giovanissimi nazionali, per esempio, sono in testa con una gara in meno. Questo avviene perchè il lavoro premia sempre. Diamo merito a questi ragazzi: facciamolo ora che c’è riposo, poi da lunedì si torna a fare sul serio. Testa bassa, lavorare seriamente, rispettando l’avversario perchè la caduta è dietro l’angolo. Quando si è presuntuosi, succedono poi le disfatte che ti lasciano il segno”.
Ragazzi che difendono i colori di una squadra e di una città che non è la loro
“Castellammare deve essere fiera di dire che nel proprio settore giovanile c’è la meritocrazia. Non me ne vogliano gli altri club, ma altri fanno discorsi differenti. In dieci anni, nessuno ha potuto dire il contrario con noi. Da questo punto di vista, pensiamo, noi addetti ai lavori, fatti di collaboratori sani che non fanno marachelle alle tue spalle. Tutti ci teniamo a fare risultato per il lavoro che svolgiamo. Il merito va alla città di Castellammare, il nostro è un settore pulito. Merito? Va diviso in tutte le componenti: anche a chi negli anni mi ha dato fiducia e oggi lo fa ancora. Non dimentico mai la fiducia che Manniello e Giglio mi hanno dato. Giglio era uno che voleva che si andasse a fare tornei fuori, gli si illuminavano gli occhi. Mi dicevano di guardarmi da lui, ma è una grande persona. Diamo a tutti la giusta riconoscenza. Negli anni, in tanti hanno remato contro e altre hanno fatto da barriera a chi voleva denigrare. Non parlo dell’ambiente stabiese, ma anche fuori dalla nostra città”.
a cura di Ciro Novellino
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