Queste le sue parole a Le Vespette
A ‘Le Vespette’, programma dedicato al settore giovanile della Juve Stabia in onda su Vivi Radio Web, è intervenuto il direttore Alberico Turi.
Finalmente la Berretti torna in campo contro la Vibonese – “Dopo una lunga sosta si giocherà in trasferta a Vibo Valentia. È un periodo un po’ particolare per i ragazzi, per una serie di motivi siamo in una situazione rimaneggiata tra influenze e infortuni”.
Campionato a 11 squadre con una squadra che riposa e tante soste. Non bastava fare un girone in meno con due squadre in più per giocare con continuità? “La federazione ha cercato di non far compiere trasferte lunghe alle squadre siciliane. Aggiungere due squadre nel nostro girone avrebbe significato andare in trasferta nel Lazio e in Puglia. Bisogna pensare anche alle difficoltà logistiche, si tratta di campionati che hanno un certo costo per le società. Per fare un settore giovanile di un certo livello devi consentire ai ragazzi di poter pernottare fuori e parliamo di un dispendio economico importante”.
Che anno solare è stato per le categorie Under 15 e Under 17? “Non mi piace parlare solo delle due squadre. Preferisco parlare dell’ anno solare in generale dell’ intero settore giovanile. È un discorso in prospettiva: ci sono ragazzi interessanti in tutte le categorie, dalla Berretti all’ Attività di Base. Nel complesso penso che si può essere fieri di quello che abbiamo fatto. Sono stato ospite in una trasmissione napoletana e molti si sono complimentati per il lavoro svolto dalla società Juve Stabia, dagli allenatori, dagli osservatori. Ciò denota l’ importanza di un settore giovanile portato avanti con spirito di sacrificio da parte di tutti, a partire dal magazziniere Sebastiano fino ai vertici alti della società. Un grande riconoscimento va anche all’amico Andrea De Lucia”.
Sui ragazzi che hanno preso parte agli stage della Nazionale – “Non voglio entrare nei singoli, questo è un risultato dell’ intero settore giovanile. Chiaramente non possono chiamare tutti in Nazionale, le scelte sono dettate dalle posizioni in campo. È comunque un lavoro complessivo di tutta la squadra, i risultati non arrivano mai per il singolo”.
Quale regalo chiederebbe a Babbo Natale? “Qualcosa che sarebbe un vantaggio per il settore giovanile: la Juve Stabia in Serie B. Un settore giovanile ha modo di esistere se c’è una prima squadra importante. A prescindere da quello che succede, tutto va fatto in ottica prima squadra. Sempre in trasmissione facevamo lo stesso discorso per il settore giovanile del Napoli, se non ci fossero prime squadre valide in campo internazionale non esisterebbe la Youth League. È un discorso a catena: il ragazzino cerca di emulare il calciatore affermato e i risultati si ottengono anche grazie a questo. In più si acquista quel senso di appartenenza che nel calcio giovanile è molto importante”.
Per quanto riguarda lo stadio? “Ci sono tutta una serie di discorsi ma bisogna vedere quella che sarà la programmazione generale. Mille difficoltà, mille problemi ma un’ unica soddisfazione: da decenni riusciamo a essere nel mondo dei professionisti. Colgo l’ occasione per augurare buone feste a tutti i tifosi”.
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