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Turi al Pungiglione: “A Caserta ero presente perchè invitato. Manniello? Capisco le sue esternazioni, è un vulcanico”

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In esclusiva le dichiarazioni di Alberico Turi

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el corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato il Direttore Responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi.

La presenza a Caserta?

“Non è un discorso di programmazione, ma come addetto ai lavori sono andato a vedere con il presidente De Lucia una partita di cartello. Siamo stati accreditati dalla Casertana e siamo andati. De Lucia è di Caserta, non va dimenticato. E’ come se fossi andato a vedere Napoli-Barcellona. Quando ti volti a destra o a sinistra c’è sempre polemica da un po’ di tempo a questa parte. Parliamo di Viareggio o andiamo a veder una partita, nasce sempre una polemica. C’è ancora tutto in corso, ma gli addetti ai lavori, se hanno invito non possono rifiutare: si va a sentire, vedere o guardare. I dirigenti della Juventus vanno a vedere il derby di Milano, allora prendono le milanesi? Se i dirigenti della Juve Stabia vanno a vedere la Paganese o altre squadre vanno a vedere la Casertana, è lo stesso discorso: si lavora sempre”.

Com’è andata l’ultima stagione?

“Bisogna stare sempre concentrati, ci saranno i playoff da giocare. L’obiettivo è fare risultato con gli Under 17 contro la Paganese per festeggiare un traguardo storico: le tre squadre ai playoff”.

Allievi regionali?

“Siamo fuori classifica, ma oggi saremo primi. Stiamo programmando un qualcosa che va nel tempo”.

Attività di base?

“L’Accademia Sorrento è una squadra con un anno in più, si è perso creando dieci palle gol e prendendo due traverse. Questo aiuterà a crescere per il futuro. Vincere fa morale, ma tutto è un qualcosa che aiuta”.

Virtus Palma?

“Lo ripetiamo dall’inizio dell’anno. Serve incentivare questi ragazzi, dargli la giusta cattiveria agonistica per inidirizzarli nel gioco del calcio. Devono essere mentalizzati per poi affrontare i campionati nazionali”.

In ottica futura, dove possono portare questi risultati?

“La cosa più importante da sperare è che la prima squadra possa raggiungere i traguardi più prestigiosi. Per il settore, ottenere vittorie e scrivere il nome Juve Stabia nei campionati giovanili è cosa straordinaria. Negli almanacchi si parla della Juve Stabia non di Turi o degli allenatori. L’immagine di correttezza e lealtà sportiva, questo è quello che conta. Le nostre squadre sotto età, lottano per la coppa disciplina. Questi discorsi sono alla base del nostro club e della nostra città”.

Lega Pro?

“Questo è un campionato mediocre, l’ho visto anche a Caserta. L’organico della Juve Stabia è superiore a quello della Casertana e di altre squadre. Il divario con il Foggia è stato ampio, ma tra le squadre di Lega Pro non vedo tanta differenza. Nei playoff ci sarà la Juve Stabia e spero fortemente che alla lunga possano avere la meglio i colori gialloblè: sia per Manniello che per gli addetti ai lavori”.

Le dichiarazioni di Manniello?

“Le esternazioni del dopo gara ci stanno tutte: il rammarico di chi è tifoso o istintivo viene fuori. Capisco le esternazioni di Manniello. Stando fuori da Castellammare, ed essendo vulcanico, ha parlato in maniera forte. Sta soffrendo tanto nel non venire allo stadio. Conoscendolo da anni è la cosa più brutta che gli potesse capitare”.

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