Stanotte ancora un aereoporto sotto attacco, stavolta e’ toccato a quello di Ataturk di Istanbul in Turchia, considerato almeno fino ad ieri, uno dei piu’ militarizzati e sicuri al Mondo. I controlli severissimi, purtroppo non sono ancora una volta bastati, e neppure tutte le misure di sicurezza che erano state ancora piu’ intensificate proprio in questi ultimi giorni, purtroppo queste precauzioni non sono bastate a neutralizzare l’attacco dei terroristi.
Le prime stime parlano di una cinquantina di vittime e un centinaio di feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche, le notizie alle 4 di notte ora italiana, sono ancora molto frammentarie, ci vorranno altre ore per avere una conta certa dei morti e dei feriti, in questa confusione, e’ stato appurato solo il numero degli attentatori.
Si parla di 7 kamikaze, 3 di essi, una volta compiuta la carneficina, si sono fatti saltare in aria, gli altri 4 sarebbero stati freddati dalle forze di sicurezza nei pressi dell’aereoporto, prima che potessero mietere nuove vittime.
Si presume che altri attentatori siano ancora in fuga, tutta la zona e’ completamente accerchiata, l’aereoporto restera’ chiuso fino alle 20 di oggi, tutti gli arrivi sono stati dirottati sugli scali di Ankara e Smirne.
Le immagini dell’orrore sono state registrate dalle telecamere di sicurezza,dell’aereoporto di Istanbul, un film dell’orror in cui si vedono prima le esplosioni, poi gli attentatori sparare raffiche di mitra su persone inermi che attendevano nelle sale di attesa aereoportuali, e poi uno di essi pur ferito mortalmente, ha avuto la forza di tirare la fibbia della cintura esplosiva, e immolarsi in nome di Allah.
Gli aereoporti come i luoghi in cui vi e’ un’assembramento di folla, per i terroristi sembrano essere i luoghi preferiti,” Bersagli Morbidi”, dove e’ facile compiere carneficine.
La dinamica dell’attentato e’ stata simile a quella attuata nell’aereoporto di Zaventem in Belgio, quello che e’ accaduto ad Istanbul, potrebbe accadere in ogni aereoporto del Mondo, fin quando gli Jiadisti non saranno annientati, nessuno si potra’ sentire tranquillo.
La Vita Continua :
In un simile frangente, Erdoghan sembra piu’ proccupato dell’aspetto economico che non di quello umano. Viene data maggiore valenza alle possibili ripercussioni sul turismo che non sulla perdita di vite umane.
La vita si sa deve continuare, ma bisognerebbe avere un po’ piu’ di rispetto per le vittime ed i loro i familiari.
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